focolai mantovano

Cinque aziende – tra salumifici e macelli – per un un totale di 68 dipendenti positivi. Negli ultimi giorni, in provincia di Mantova, si sono sviluppati diversi focolai. Le cause potrebbero essere legate a umidità e freddo delle celle frigorifere, un microclima che favorisce la diffusione del virus.

Lo sostiene l’epidemiologo Pier Luigi Lopalco, ordinario di Igiene all’università di Pisa, a capo della task force della Regione Puglia, che ha studiato il fenomeno, riscontrato in tutto il mondo. Nel più grande mattatoio d’Europa, a Guetersloh in Germania, sono centinaia di casi. Lo stesso avviene in Irlanda, Francia, Regno Unito, Olanda, Spagna, Canada e Stati Uniti.

Le aziende focolaio

Le aziende segnalate da Ats Valpadana come focolai di covid-19 sono cinque. La situazione più grave è quella del macello Ghinzelli di Viadana, dove i casi sono 41. Gli altri sono il salumificio Gardani (11 casi di positività tra i dipendenti), il salumificio Rosa (6 casi) e il salumificio Fratelli Montagnini (5), tutti a Viadana. Infine si aggiunge il macello Martelli di Dosolo (5 casi). Sono un migliaio i tamponi eseguiti su personale delle aziende, contatti e parenti. In totale sono 68 i lavoratori positivi – non tutti residenti nel Mantovano – ma per la maggior parte sono asintomatici o hanno sintomi lievi. Solo due sono stati ricoverati in ospedale, in condizioni non gravi.

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