Si è tenuto oggi un nuovo incontro al Comune sulla situazione rom a Giugliano. Il commissario Umberto Cimmino ha promosso infatti un tavolo con forze dell’ordine, esponenti della chiesa e associazione del terzo settore visto che sull’accampamento di via Carrafiello pende da febbraio un’ordinanza di sgombero, rinviata a causa della pandemia. 

CAMPO ROM, TASK FORCE PRIMA DELLO SGOMBERO

“Solo le ruspe sono dannose, – è il ragionamento del prefetto che guida l’ente giuglianese – un altro sgombero come quelli degli anni scorsi porterebbe solo gli stessi problemi”. Si sta lavorando infatti per trovare soluzioni prima dello spostamento coatto che – sottolinea il commissario – “porterebbe all’ennesima occupazione abusiva di terreni privati con conseguenti danni ambientali e aumento dell’odio tra la popolazione giuglianese con i rom che resterebbero nella stessa situazione di emarginazione sociale”. 

I 900mila euro a disposizione dalla Regione Campania per trovare alloggi dignitosi (che dovevano inizialmente servire per l’ecovillaggio) questa volta non possono essere sprecati anche se il tempo a disposizione è poco. L’idea è infatti quella di lavorare su piccoli gruppi che potrebbero andare pure in altri posti della Campania grazie al sostegno delle Caritas diocesane. 

Ora amministrazione comunale, sacerdoti e associazioni si sono dati altri 10 giorni di tempo per proporre al prefetto di Napoli, Marco Valentini, un piano per lo spostamento della popolazione rom ed eseguire il provvedimento della Procura, provando a spostare lo sgombero di qualche mese. 

Dopo i primi confronti resterebbero solo una piccola parte di “irriducibili” che non vorrebbero lasciare il campo mentre la maggior parte ha già acconsentito allo spostamento in altre zone con la speranza di una vita migliore soprattutto per i tantissimi bambini presenti.

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