reddito di cittadinanza bonus 600 euro

Si estende la platea di chi può richiedere il bonus 600 euro e dovrebbe includere anche i percettori del reddito di cittadinanza. Lo prevede la bozza del decreto di maggio che dovrebbe essere approvato a breve. Il decreto conterrà le misure economiche a sostegno degli italiani colpiti dall’emergenza Coronavirus.

Il Consiglio dei Ministri è previsto per questa settimana, ma il testo in bozza circolato nelle ultime ore sembra confermare che alcuni, non tutti, i beneficiari del reddito di cittadinanza potranno ricevere il bonus 600 euro.

Il nuovo decreto in esame, tra l’altro, prevede anche la compatibilità del beneficio con il reddito di emergenza. Quest’ultimo è un sussidio previsto proprio per chi è rimasto fuori da tutte le misure economiche del precedente decreto.

Bonus 600 euro e reddito di cittadinanza

Secondo la bozza, pare che i beneficiari del reddito di cittadinanza potranno ottenere il bonus 600 euro a titolo integrativo. Questo fino a oggi non era previsto dal Cura Italia. Ma al momento questa è solo una bozza, si deve comunque attendere il testo definitivo per l’ufficialità.

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Il comma 19 dell’articolo 22 (Nuove indennità per i lavoratori danneggiati dall’emergenza epidemiologica da COVID-19) riferito al bonus 600 euro che per qualcuno diventa di 1.000 per il prossimo mese, recita testualmente. Le indennità di cui ai commi 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8 e 10 sono altresì riconosciute ai soli percettori di reddito di cittadinanza ai sensi del decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, convertito con modificazioni dalla legge 28 marzo 2019, n. 26, fino al raggiungimento della somma complessiva di 600 euro se l’importo del reddito di cittadinanza in godimento è inferiore a 600 euro.”

Dunque il bonus 600 euro viene riconosciuto a titolo integrativo. Chi ne avrà diritto potrà percepire la somma determinata, qualora il reddito di cittadinanza sia inferiore a 600 euro, dalla differenza tra 600 e l’importo del beneficio.

Bonus 600 euro e reddito di cittadinanza: ecco per chi

Nel decreto Cura Italia il bonus 600 euro non era riservato ai percettori del reddito di cittadinanza. “1. Le indennità di cui agli articoli 27, 28, 29, 30 e 38 non sono tra esse cumulabili e non sono altresì riconosciute ai percettori di reddito di cittadinanza ai sensi decreto legge 28 gennaio 2019, n. 4 convertito con modificazioni dalla L. 28 marzo 2019, n. 26.”

I potenziali beneficiari potrebbero essere:

  • i soggetti (liberi professionisti titolari di partita Iva attiva alla data del 23 febbraio 2020 e ai lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa- art. 27 Cura Italia) già beneficiari del bonus 600 euro nel mese di marzo (comma 1);
  • ai liberi professionisti titolari di partita Iva attiva alla data di entrata in vigore del presente decreto, iscritti alla Gestione separata (comma 2);
  • lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, iscritti alla Gestione separata (comma 3);
  • soggetti (lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’Ago art. 28 Cura Italia) già beneficiari per il mese di marzo dell’indennità (comma 4);
  • ai lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’Ago, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, ad esclusione della Gestione separata (comma 5);
  • ai lavoratori dipendenti stagionali del settore turismo e degli stabilimenti termali (art. 29 Cura Italia) già beneficiari dell’indennità nel mese di marzo 2020 (comma 6);
  • ai lavoratori dipendenti stagionali del settore turismo e degli stabilimenti termali che hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1°gennaio 2019 e la data di entrata in vigore della presente disposizione (comma 7);
  • ai lavoratori dipendenti e autonomi che in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 hanno cessato, ridotto o sospeso la loro attività o il loro rapporto di lavoro (comma 8);
  • lavoratori intermittenti, di cui agli articoli da 13 a 18 del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, che abbiano svolto la prestazione lavorativa per almeno trenta giornate nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 31 gennaio 2020.

L’ufficialità

Considerando che per alcune di queste categorie il bonus di 600 euro nel mese di marzo diventa di 1.000, per capire fino in fondo quanto spetterà con certezza ai beneficiari del reddito di cittadinanza è necessario attendere il decreto di maggio.

https://www.teleclubitalia.it/193115/chi-prende-reddito-di-cittadinanza-puo-chiedere-reddito-di-emergenza-quanto-spetta-e-come-funziona/

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