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“Stiamo cercando di accorciare i tempi e siamo arrivati a ottenere un buon risultato. In soli 20 minuti riusciamo a operare dopo l’estrazione della Rna alla rilevazione del virus”. A dichiararlo è il professore Massimo Zollo, responsabile scientifico del progetto Ceinge, nell’ambito della trasmissione Tg Club – Speciale Coronavirus in onda su Canale 77 del digitale terrestre dal lunedì al venerdì dalle 12.30 alle 13.30 e dalle 17.30 alle 18.30.

Come in Corea, anche a Napoli si stanno eseguendo test rapidi per rilevare la presenza del virus. “Nella procedura di analisi dei tamponi  – spiega il professore Zollo – ci sono tre step che vengono eseguiti laboratorio. Solo l’estrazione del Rna dura un’ora e dieci minuti. Il processo successivo che va dalla conversione del Rna fino alle tecniche di rilevazione impiega circa 3 ore e venti. Stiamo cercando di accorciare i tempi e siamo arrivati a ottenere questo risultato: in soli 20 minuti riusciamo a operare dopo l’estrazione della Rna alla rilevazione del virus” ha dichiarato il responsabile scientifico del progetto Ceinge nel corso della trasmissione.

Virus meno letale? Non proprio

Negli ultimi giorni si susseguono i pareri degli esperti sulle mutazioni del virus. Secondo alcuni il virus si starebbe indebolendo grazie anche ad una sua possibile mutazione.

Per il professore Zollo le cose stanno diversamente. “Chi ne parla probabilmente non vede nel dettaglio i dati. La capacità del virus che muti è nota. La distribuzione dei campioni positivi in Europa è nota. La possibilità che le mutazioni possano essere localizzate in particolari regioni geniche non è ancora noto”, chiarisce Zollo.

Test sierologici

La ricerca degli anticorpi con i test sierologici è utile per capire chi realmente è entrato in contatto con il coronavirus. Ma nello specifico di cosa si tratta? “E’ importante inserirlo nella lista delle analisi da fare perché può rilevare la presenza di anticorpi in circolo”, precisa Zollo.

I test sierologici generalmente vengono eseguiti su persone che hanno contratto il virus in un tempo precedente.

“Possono essere gli asintomatici o che stanno sviluppando gli anticorpi e che possono essere anche positivi. Ma il controllo della positività deve essere fatto dal tampone con test molecolari. Stiamo mettendo a punto un saggio sui test molecolari con il team coreano”, spiega il professore.

Il caldo

Se ne sta parlando da giorni, il caldo potrebbe oppure no rallentare il contagio? Secondo Zollo “non è questione di tipo stagionale. Non credo sia una questione di tipo stagionale. Se il virus lo mettiamo per 15 minuti a 65 gradi è morto. Non credo che abbiamo queste temperature a Napoli. Il problema è il ritorno, bisogna assolutamente identificare sacchi di positività per isolare il virus. E’ l’unica strategia che abbiamo indipendentemente dalla stagione”.

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