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Estetiste e centri estetici, la riapertura potrebbe essere ancora lontana per queste attività. Al momento nulla di certo si sa riguardo quello che accadrà dopo il 3 maggio, quando cioè scade l’ultimo decreto relativo alle misure restrittive.

La riapertura delle varie attività che sono ancora chiuse dovrebbe avvenire gradualmente come ha più volte detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Ma per determinate attività come parrucchieri, barbieri, estetiste e centri estetici potrebbe volerci ancora molto prima di rialzare la saracinesca.

Questo perché questo tipo di attività richiede un contatto molto ravvicinato con i clienti. Fin quando il contagio del virus non si è arrestato potrebbe essere molto pericoloso.

Riapertura estetiste e centri estetici, quando?

Sul caso è intervenuto anche Confartiginato benessere che chiede al governo: “sarebbe opportuno prevedere una riapertura dei saloni di acconciatura e dei centri estetici subordinata all’applicazione di misure di carattere igienico-sanitario che vadano ad integrare le stringenti disposizioni in materia che gli operatori già rispettano in ossequio delle leggi di settore e dei Regolamenti regionali/comunali, da individuarsi a livello nazionale onde consentirne l’applicazione omogenea su tutto il territorio.

Confartigianato Benessere ritiene infatti che, ferme restando le disposizioni previste dal DPCM 11 marzo 2020 ed integrate dal Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro sottoscritto tra Governo e Parti Sociali, le imprese regolari del settore siano in condizioni di sostenere una riorganizzazione delle attività e una parziale rimodulazione delle modalità di erogazione dei servizi stessi, che consenta di operare in sicurezza, tutelando la salute dei clienti, dei dipendenti e degli stessi imprenditori”.

La riapertura di queste attività sarà comunque condizionata a una serie di prescrizioni come l’utilizzo di mascherine, guanti e le distanze necessarie oltre che le santificazioni degli ambienti.

Le eventuali date al vaglio del governo

Il 4 maggio dovrebbe finire la fase 1. Potrebbe essere di nuovo permessa la circolazione dei cittadini ma con obblighi precisi, come mascherine e distanza di sicurezza. Per quel giorno sarebbe prevista la riapertura di alcune attività commerciali come negozi tessili, di arredamento e d’abbigliamento con ingressi scaglionati, file lunghe e prenotazioni (no all’apertura in questa fase dei centri commerciali).

11-12 Maggio: ipotesi di riapertura tribunali e uffici professionali.

18-25 Maggio: ipotesi riapertura di alcune attività di ristorazione con distanze da rispettare in modo rigoroso, possibile anche la riapertura estetiste, parrucchieri e barbieri con obbligo mascherina e ingressi singoli.

31 Maggio: ripartenza campionato di calcio e altri sport collettivi.

Giugno-luglio: riapertura centri sportivi ma solo per sport individuali o lezioni con basso assembramento. È l’inizio della fase 3.

Settembre: riapertura scuole superiori con divisione turni e lezioni online, ancora da decidere materne ed elementari.

Nessuna decisione è ancora stata ufficializzata. Al momento vale il decreto annunciato il 10 aprile dal premier Conte che prolunga il lockdown fino al 3 maggio.

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