congedo parentale coronavirus scuole chiuse

Scatta l’ipotesi congedo parentale dopo la chiusura delle scuole per coronavirus fino al 15 marzo. Infatti decine di migliaia di bambini e ragazzi degli asili, delle scuole elementari e delle medie resteranno a casa. I disagi per le famiglie sono notevoli. Sono tantissimi i genitori impegnati a lavoro che non sanno dove lasciare i bimbi.

Mamme allarmate: “Difficile gestire i bimbi anche di mattina”

Soprattutto sui gruppi WhatsApp sono divampate accese polemiche per la decisione del Governo. Gli esperti del comitato scientifico istituito dal Governo la ritengono una misura assolutamente necessaria per ridurre i contatti sociali e contenere il contagio, che ormai conta centinaia di infetti in tutta Italia. Le singole famiglie, però, devono fare i conti con le difficoltà logistiche derivanti dal decreto dell’Esecutivo. Mentre gli istituti scolastici chiudono, infatti, molte aziende e molti uffici pubblici restano aperti. Le mamme e i papà impegnati a lavoro devono barcamenarsi in qualche modo per non lasciare i più piccoli soli a casa, ricorrendo a nonni e zii oppure alla baby sitter. Se non c’è questa possibilità, uno dei due genitori deve restare a casa e perdere la giornata lavorativa.

Ipotesi congedo parentale e voucher per baby sitter

L’emergenza creata dalla chiusura delle scuole ha spinto il Regione Lombardia a sollecitare il governo perché conceda misure di ristoro a favore delle famiglie. Non è esclusa per questo l’ipotesi di un congedo parentale a favore di uno dei due genitori impegnati ad accudire i figli minorenni. Per chi non lo ricordasse, il congedo parentale ordinario prevede di riconoscere al lavoratore solo il 30% della retribuzione giornaliera. Da qui lo scarso ricorso alla misura. Il Governo sembra disposto a sposare la causa: “La norma è in fase di definizione – assicurava ieri sera Laura Castelli, viceministro dell’Economia –. Ne ho già parlato con il ministro Roberto Gualtieri e gli altri ministri competenti: faremo tutto quello che è necessario per venire incontro ai bisogni delle famiglie e ridurre i disagi”.

Al vaglio dell’Esecutivo anche i voucher per le baby sitter. A lanciare l’ipotesi il ministro per la Famiglia Elena Bonetti, ospite questa mattina della trasmissione Circo Massimo. «Sto pensando a possibilità di sostegno per i costi delle baby sitter, con i voucher, si tratta di proposte per le quali ci sono in corso valutazioni economiche – ha detto – Anche i nonni che sono così preziosi nel welfare della nostra società e oggi vanno tutelati, quindi dare anche la possibilità di evitare troppo contagio tra i bambini e i nonni, con congedi straordinari per i genitori».

Coronavirus, misura necessaria chiudere le scuole

I disagi però sono un sacrificio da sopportare per tutti gli italiani. Il Governo, infatti, considera necessario il decreto varato nella giornata di ieri. Non è escluso che il tempo di chiusura venga esteso anche oltre il 15 marzo se le misure di contenimento adottate per arginare l’epidemia non dovessero dare i frutti sperati. Per recuperare l’anno scolastico, il Ministro dell’Istruzione sta valutando diverse opzioni, tra le quali quella di prolungare la durata dell’anno oltre metà giugno o di ridurre le vacanze pasquali.

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