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Rubano auto e le portano a Casoria e a Secondigliano per “i cavalli di ritorno”. Arrestati quattro giovani. Nella mattinata odierna, in Casoria, Afragola e Napoli, militari del Comando Compagnia Carabinieri di Capua coadiuvati da altri di rinforzo, hanno dato esecuzione ad un’Ordinanza di applicazione di misura coercitiva emessa dal Gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta di questa Procura della Repubblica, nei confronti di sei indagati.

Il provvedimento

Il provvedimento restrittivo costituisce l’epilogo di una complessa indagine diretta della Procura di Santa Maria Capua Vetere e condotta dai militari del Comando Stazione Carabinieri di Vairano Scalo. L’indagine, iniziata nel febbraio 2018, si è onclusa nel mese di settembre dello stesso anno.

In carcere è finito Luca Iodice, napoletano classe 95, detto Luchetto, ai domiciliari Raffaele De Rosa, classe 90, Luigi Esposito detto o chiatt, 24enne di Mugnano, e Domenico Quindici, classe 95 di Napoli. Obbligo di dimora e obbligo di firma per Carmina “Carminiello” Acampa e Giovanni Rullo, detto Giannino, rispettivamente 23enne e 22enne di Napoli.

I reati contestati ai sei indagati sono associazione per delinquere finalizzata alla consumazione di una serie indeterminata di delitti contro il patrimonio, in particolare di furti di autovetture.

Le indagini

L’indagine trae origine dal furto di una vettura commesso la mattina dello scorso 21 febbraio nei pressi della stazione ferroviaria Vairano – Caianello. Le attività investigative hanno poi riguardato diversi episodi di furti di autoveicoli commessi da un gruppo di soggetti stabilmente organizzato. Quest’ultimo era, infatti, dedito a tale tipologia di reati mediante l’utilizzo di tradizionali attrezzi atti allo scasso.

In particolare faceva uso di un apposito dispositivo elettronico denominato “spinotto” mediante il quale venivano bypassati i sistemi di antifurto in uso alle piu comuni tipologie di veicoli.

Undici furti messi a segno

Le risultanze investigative hanno consentito di ricostruire undici episodi di furto pluriaggravati di veicoli e parti di essi, di cui 8 consumati e 3 tentati, fatti consumati tra it mese di febbraio ed il mese di settembre del 2018 nelle province di Caserta, Napoli e Latina.

Tra i partecipanti sono stati identificati Luca Iodice, con ruolo di promotore e organizzatore, De Rosa Raffaele, Esposito Luigi e Quindici Domenico, quali partecipi, mentre ne risultavano far parte anche Acampa Carmine e Rullo Giovanni, reclutati dal sodalizio per la consumazione degli specifici furti.

Auto portate a Secondigliano e a Casoria

Gli indagati si spostavano nei territori delle tre province utilizzando l’auto di Iodice. La gang portava a segno i furti per poi allontanarsi dalla zona e conduceva i mezzi sottratti in apposite aree del quartiere Secondigliano o nel territorio di Casoria. In emtrabe le zone verificavano la presenza di sistema di antifurto.

I ruoli e il modus operandi

Inoltre gli indagati avevano predisposto una cassa comune per fare fronte alle spese emergenti, comprese quelle relative al reclutamento di nuovi elementi, ovviamente da retribuire. Le nuove leve avevano, infatti, il compito di condurre i veicoli trafugati presso i ricettatori, in attesa di effettuare eventuali estorsioni con il metodo del “cavallo di ritorno”. 

Gli inquirenti hanno, inoltre, scoperto che veniva corrisposto per ogni veicolo rubato la somma di 50 euro per coloro che avevano partecipato al furto. Mentre 250 euro amdata ai promotori dei furti.

Gli uomini dell’Arma hanno quantificato 100mila euro di danni cagionati alle vittime dei furti. I militari hanno potuto restituire cinque auto rubate ai rispettivi proprietari.

 

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