Una violenza di una brutalità inaudita quella scatenata nei confronti di un uomo di Manduria, in provincia di Taranto, Antonio Cosimo Stano. Il 66enne sarebbe stato segregato in casa per giorni, seviziato e picchiato fino alla morte. Sembra la scena di un film, e invece è un vero e proprio orrore, finito dopo che i poliziotti lo hanno trovato legato ad una sedia nella sua abitazione e lo hanno portato in ospedale, dove è morto tre giorni fa.

Per il suo decesso sono indagati 14 giovanissimi, due maggiorenni (di 19 e 22 anni) e 12 ancora minorenni: la baby gang avrebbe filmato le sevizie per poi condividerle in chat su Whatsapp. I video dell’orrore sono al vaglio degli investigatori, nei filmati si vedono questi ragazzi che si sono ripresi tra di loro mentre prendevano a calci tutte le parti del corpo della povera vittima. Inoltre pare che Antonio più volte sia stato preso di mira, picchiato e preso d’assalto nella sua casa. Le aggressioni sarebbero avvenute sia in casa sia all’esterno, per strada, davanti a passanti che non facevano nulla per difenderlo, e andavano avanti da tempo: i primi video risalirebbero addirittura a sei anni fa, con la vittima trattata da ‘pazzo del villaggio’, come lo chiamavano proprio i membri della gang.

La vittima nei giorni scorsi stata sottoposta a due interventi per suturare una perforazione gastrica e per una emorragia intestinale, ma tre giorni fa ha perso la vita in ospedale.

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