Capua. Truffa, banconote false e rapina. Sono alcune delle accuse mosse contro Fabio Varriale, 35 anni, pregiudicato e già detenuto in carcere per altri reati.

Nelle prime ore della mattina odierna, personale del Comando Stazione Carabinieri di Capua (CE), delegato dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, ha eseguito un’ordinanza applicativa della misura cautelare della custodia in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere.

Sul capo dell’uomo penderebbero le accuse di truffa, spendita di banconote falserapina, violenza privata, furto e ricettazione, commessi in danno di titolari di esercizi commerciali ubicati nella Provincia Casertana.

In particolare, la misura restrittiva costituisce l’epilogo di una rapida e complessa indagine, diretta dalla Procura della Repubblica e condotta dal Comando Stazione Carabinieri di Capua, che ha consentito di acquisire gravi ed inequivoci elementi indiziari a carico dell’arrestato in relazione alle condotte delittuose di cui al titolo cautelare.

In particolare è emerso che l’arrestato, nei primi mesi del 2018, agendo in Capua e San Tammaro, spendeva banconote contraffatte da € 100, traendo in inganno vari titolari di esercizi commerciali ed acquistando conseguentemente prodotti per animali, utensili di ferramenta, articoli militari e carburante. Nella giornata del 30 gennaio 2018, Varriale ha commesso una rapina in un esercizio commerciale ubicato nel comune di Capua.

Inoltre dopo essersi impossessato del telefono cellulare della vittima sottraendolo dal negozio dove questi lavorava, al fine di assicurarsi l’impunità e l’ingiusto profitto, lo ha perfino aggredito e minacciato. Il 7 febbraio 2018, in Capua l’indagato, fermato e sottoposto ad un controllo di polizia da parte di militari operanti della locale Stazione Carabinieri, è stato trovato in possesso di € 500 di banconote contraffatte, di vario taglio, nonché due telefoni cellullari risultati provento di furto presso due negozi di abbigliamento rispettivamente ubicati in Teverola e Casavatore (NA). Nel corso dell ‘attività investigativa sono state sottoposte a sequestro penale banconote contraffatte, per la somma complessiva di circa 2.000 €, mentre la refurtiva è stata restituita agli aventi diritto.

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