Si pente Gennaro Notturno (in foto al centro), tremano gli Scissionisti. Il killer al servizio della camorra dell’area nord – come riporta Il Roma – ha deciso infatti, da 15 giorni, di collaborare con lo Stato. Notturno, detto o’ sarracino e legato agli Amato-Pagano, era stato raggiunto dall’ordinanza della Dda con l’accusa di aver fatto pare del gruppo di fuoco che ucciso Antonio Landieri (in foto a sinistra), disabile di Scampia. La prima cosa che ha dichiarato è stata proprio quella di aver ucciso il giovane, vittima innocente di camorra, che aveva problemi motori e che non riuscì a scampare in tempo alla raffica di proiettili che caddero sul suo corpo lasciando esanime al suolo.

L’omicido avvene il 6 novembre 2004 nell’ambito della fadia con i Di Lauro. A quell’agguato finito con l’uccisione di un ragazzo estraneo alle logiche avrebbe partecipato anche il boss Raffaele Amato (in foto a destra) alias ‘a vicchiarella, secondo le primissime rivelazioni del neo pentito. L’obiettivo di quel raid sarebbero stati i fratelli Meola, fedelissimi del clan Di Lauro che gestivano la piazza di spaccio dei cosiddetti Sette Palazzi. Lo scorso 23 gennaio per l’omicidio di Landieri furono arrestati, oltre a Notturno, il boss Cesare Pagano, Giovanni Esposito Davide Francescone e Ciro Caiazza.

L’azione armata si inserisce nel contesto sanguinoso della prima faida di Scampia – Secondigliano, scoppiata nell’ottobre 2004 nell’area nord di Napoli. Come in altre occasioni, sotto i colpi dei killer cadde una vittima innocente, del tutto estranea alle logiche delle organizzazioni criminali, che si trovava nel luogo sbagliato quando un gruppo di fuoco entrò in azione per colpire gli affiliati alla fazione avversaria. I componenti del gruppo di fuoco giunsero in via Labriola isolato 1 (i cosiddetti Sette Palazzi) e, scesi da un’autovettura armati, iniziarono a sparare all’impazzata, in direzione di un gruppo di ragazzi lì presente, ritenendoli affiliati dei Di Lauro, insediati nella zona. La vicenda dell’assassinio di Antonio Landieri ebbe all’epoca vasta eco. Nel 2015, il Ministero degli Interni lo ha riconosciuto come vittima innocente della criminalità organizzata, grazie al supporto del Coordinamento campano dei familiari delle vittime innocenti della criminalità, della fondazione Polis e di Libera Campania. La giunta comunale approvò la delibera con la quale è stato intitolato ad Antonio Landieri il campo sportivo di Scampia. Adesso il pentimento di Notturno potrebbe chiarire definitivamente l’agguato e portare a nuovi duri colpi alla malavita di Napoli nord.

 

 

 

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