Tac effettuata in ritardo. Questo denunciano i familiari di un medico morto all’ospedale del mare dopo un ricovero d’urgenza tramite il 118 al San Giovanni Bosco. Lo riporta il mattino.

L’uomo, 50 anni, era giunti lunedì notte in ospedale per una sospetta pancreatite acuta. Dopo i primi esami ne viene disposto il trasferimento all’ospedale del mare. Qui, secondo il racconto dei familiari, la mancanza di un’accettazione ben individuabile e i grandi spazi ritardano di circa mezz’ora il trasferimento in reparto.

Dopo il ricovero il paziente viene sottoposto a esami e cure ma il dolore nel 50enne ancora persiste. Così viene prescritta una Tac nelle successive 48 ore, ma è qui che le condizioni peggiorano. L’esame era prenotato per mercoledì ma nella serata di lunedì il chirurgo di guardia ha disposto la tac che è stata poi difatti praticata alle 2 di notte di martedì. Durante l’esame però l’uomo è stato colto da arresto cardiaco prolungato.

Il 50enne grazie ad alcune manovre resta ancora in vita ma in prognosi riservata. Dopo qualche ora però non ce l’ha fatta. Il pm ha disposto il sequestro della salma e della cartella clinica.

 

 

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