Oggi arriva la sentenza del giudice sportivo sugli striscioni esposti dalla curva dei tifosi della Roma contro la mamma di Ciro Esposito, il ragazzo caduto dopo un agguato che è morto dopo settimane di agonia. Tosel dovrebbe chiudere la curva sud per qualche giornata, presumibilmente 5, ma il giudice più volte ha abituato gli appassionati a decisioni clamorosamente magnanime nei confronti delle squadre più potenti d’Italia.

Angelo Pisani, l’avvocato della famiglia Esposito, aveva chiesto addirittura punti di penalizzazione alla Roma ma questa è fantagiustizia. A Napoli però ci si interroga. Perché nessun processo verso i tifosi dai media nazionali come per la maglietta “Speziale libero” che indossava Gennaro De Tommaso? Perché nessun calciatore o dirigente si è dissociato da quegli striscioni che definire vergognosi sarebbe far un favore a quella curva? Le domande sono tante, le risposte sono poche, e nel frattempo l’unica a pagarne le conseguenze è la povera Antonella Leardi, che dopo aver vissuto il peggior dolore che una persona possa subire, si deve pure vedere sbeffeggiata da un manipolo di ignoranti.

 

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