Stretta del Comune nei confronti degli operatori del mercato ortofrutticolo. Su 20 operatori – che da moltissimi anni usufruiscono degli spazi all’interno della struttura comunale di via Unione Sovietica – soltanto in dieci risultano essere parzialmente o del tutto in regola con i pagamenti degli ultimi anni. Gli altri dieci, secondo le verifiche effettuate dal settore Patrimonio e preannunciate in passato dal nostro portale, non hanno versato alcunché (il periodo di riferimento è quello che va dall’agosto del 2012 al giugno dell’anno in corso) all’ente comunale. Gli operatori del mercato ortofrutticolo versano un canone mensile di 100 euro al mese, per un totale di 1200 euro annui. Cifre non certo astronomiche per chi gestisce questo tipo di attività e che forse andrebbero riviste. All’appello, conti alla mano, almeno per gli ultimi due anni e mezzo, mancherebbero all’incirca 36 mila euro, a cui vanno aggiunte le altre poche migliaia di euro da addebitare a chi deve provvedere soltanto per alcuni mesi. I controlli dovrebbero estendersi anche agli anni antecedenti al 2012, ma soprattutto (ed è questo l’obiettivo del settore Patrimonio) anche agli occupanti delle case comunali che, non certo per questioni di indigenza, non corrispondono al Comune nemmeno le 30-40 euro mensili richieste per il fitto. Anche per questo caso l’auspicio è che si ritocchino al rialzo alcuni contratti. Si tratta di risorse economiche che, in tempi di vacche magrissime, potrebbero servire all’Ente per fare fronte ad alcune spese e per garantire alcuni servizi. Analoghe verifiche andrebbero estese anche ai commercianti e operatori del mercato pannino che non pagano o che non sono in regola con la tassa per l’occupazione di suolo pubblico.

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