Che vittoria importante, di quelle che ti danno la consapevolezza dei propri mezzi. Una vittoria contro tutto e tutti, gufi, arbitri e avversari.

All’inizio eravamo un po’ preoccupati. Una mole di gioco infinita e zero gol. È lo specchio di un primo tempo ancora dominato dagli azzurri ma poco pratico. Estetica ma nessun gol e anche per qualche errore di imprecisione. L’Udinese non fa le barricate e prova a giocarsela, affacciandosi anche più di una volta dalle parte di Reina. Il pallino del gioco però è il nostro. Higuain, Insigne, Hamsik, Callejon di tutto di più ma la sfera non vuole varcare la linea.

 

Il gioco degli azzurri è bello ma non si riesce a scardinare un Udinese troppo bella per essere vera. Nella ripresa si riparte a mille a l’ora con gli azzurri che concretizzano la palla giusta, anzi Higuain concretizza. Un gol tutto suo, voluto, cercato, inventato. Un colpo di biliardo che con l’aiuto della sponda del palo finisce in rete con una precisione chirurgica. Il Napoli finalizza e non si ferma ma la giocata giusta per il raddoppio non arriva. Gli azzurri potrebbero avere più calma in certe giocate che diventano palle poi giocabili per l’Udinese che piano piano prende coraggio. Colantuono cabina le carte in tavola spingendo molto sulle fasce. La stanchezza e qualche errore tengono la formazione bianconera in vita così come Celi, irritante, che regala punizioni e distribuisce cartellini. Gli azzurri soffrono ma reggono, Reina finalmente si sporca i guanti e mantiene la sua imbattibilità in maniera egregia. Ora la sosta, godiamoci la vittoria e manteniamo la calma senza però creare casi che non ci sono.

 

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