Quaranta condanne e diciannove assoluzioni per assenteismo: pena massima di dieci mesi e quindici giorni. E’ questo il contenuto della sentenza emessa nel tardo pomeriggio di ieri dal giudice monocratico del tribunale di Nola Anna Imparato nei confronti dei dipendenti del comune di Acerra imputati di false attestazioni e certificazioni in concorso.

La decisione della magistratura stabilisce però che tutti beneficiano della sospensiva ma devono pagare le spese processuale e risarcire il danno all’Ente costituitosi parte civile da quantificare in altra sede. Oltre al pagamento di una provvisionale di 5 mila euro ed alla restituzione delle spese sostenute dal comune di Acerra, poco più di tre mila euro.

Condanne e pene sospese. Francesca Anna Addeo, Bruno Muoio, Domenico De Falco, Giovanni Orlando, Giovanni Parità,  Ferdinando Tanzillo, Serafina Tanzillo e Vincenzo Tortora rimediano dieci mesi e 700 euro di multa a testa. Mentre ad essere stati assolti per un solo episodio Vincenzo Albachiara, Antonio Pacilio, Antonietta Altobelli e Giovanni Picardi prendono nove mesi e quindici giorni oltre 600 euro di multa ciascuno. Inflitti nove mesi e 500 euro per Anna Maria Altobelli, Mario Auriemma, Vincenzo Castaldo assolto per un solo episodio, Fortunata Chirico, Maria Grazia D’Iorio, Vittorio La Montagna e Vincenzo Coletta, quest’ultimo con la sospensione della pena subordinata allo svolgimento di dieci giorni di lavori non retribuiti per sei ore al giorno in favore del comune di Acerra.

Condannati ad otto mesi e quindici giorni e 400 euro di sanzione per  Maria Buonincontro, Vincenzo Buonincontro, Anna Castaldo assolta per un episodio, Luigi De Maria, Vincenzo Esposito del 1955 assolto per un episodio, Giovanni Formato, Luigi Lopes, Rosa Pasquariello, Nicola Passaro, Gaetano Soriano assolto per un episodio, Olindo Tortora, Tommaso De Matteis quest’ultimo con la sospensione della pena subordinata allo svolgimento di dieci giorni di lavori non retribuito per sei ore al giorno in favore del Comune di Acerra.

Rimediano invece dieci mesi e quindici giorni con 800 euro di multa a testa  Luigi Ceglia, Pasquale Coletta, Antonio De Rosa, Giuseppe De Maria, Carolina Piccolo, Antonio Pierro, Giuseppe Piscopo, Francesco Trezza, Aniello Tanzillo quest’ultimo con la sospensione della pena subordinata allo svolgimento di dieci giorni di lavori non retribuiti per sei ore al giorno in favore del comune di Acerra. Rispetto alla richiesta del pubblico ministero si tratta di pene inferiori, quest’ultimo si era espresso per un anno di reclusione almeno per chi era stato coinvolto in un solo episodio ed un anno e quattro mesi per i quali erano accusati di due o più episodi.

Assoluzioni. Arriva invece l’assoluzione invece per Giovanni Bicucci, Cuono Cucco, Salvatore De Maria, Francesco Durante, Vincenzo Esposito del 1956, Vincenzo Lucio Messina, Domenico Pannella, Biagio Piscopo, Ciro Rea, Giovanni Salierno, Vincenzo Sgambato, Salvatore Siciliano, Lino Terracciano, Dante  Travaglino, Gennaro Tufano, Giuseppe  Ianniello, Lina Lupoli e Francesco Pirolo questi ultimi tre sono stati assolti perché il fatto non sussiste, tutti gli altri invece per la particolare tenuità del fatto.

Il processo nasce a seguito del blitz effettuato a giugno del 2013 dagli agenti di polizia di Acerra nelle stanze della casa comunale. Nel corso delle indagini è emerso, grazie alle telecamere installate in Municipio, come alcuni dipendenti aspettassero i colleghi fuori lo stabile  per farsi consegnare il tesserino e “passarlo” nell’opposita macchinetta al loro posto. Per questi fatti l’ente di viale della Democrazia si è costituito parte civile. La squadra degli avvocati difensori è costituita dagli avvocati Giovanni Bianco, Ciro Bianco, Domenico Buonincontro, Teresa di Nuzzo, Giovanni Carlo Esposito, Giuseppe Forni, Carmine Malinconico ed Elisabetta Montano.

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