È con stupore che attraversando Piazza Matteotti, ho notato il montaggio, evidentemente in occasione delle festività natalizie, di una pista per il pattinaggio su ghiaccio.

Premetto che l’iniziativa in sé è certamente meritevole di plauso, trattandosi dell’ennesimo sforzo che i Cittadini sostengono a favore di chi trascorrerà le ricorrenze a Giugliano, e potrà fungere da moltiplicatore economico a vantaggio dei negozianti del centro. Tuttavia ciò che merita di essere duramente stigmatizzato, è l’aspetto che ne rende la realizzazione un tema di ordine pubblico, di gestione del territorio e di carattere politico.

Ma andiamo con ordine.

Il primo aspetto già si manifesta nelle sue regolari dimensioni in corrispondenza dei fine settimana quando i locali insistenti sulla piazza sono gremiti di persone, la Polizia Municipale ha terminato il proprio turno, e le automobili parcheggiano ovunque. La soluzione certamente non può diventare chiudere il Corso Campano all’altezza di Santa Sofia poiché sarebbe un controsenso posizionare un attrattore in una zona dove si fatica normalmente ad arrivare (non solo in occasione delle festività) e diventerebbe il parco giochi dei soli abitanti del centro.

Il secondo, ben più grave, nonché manifesto di un pensiero, è relativo alla gestione del territorio come attrattore di investimenti. Stupisce che su una superficie di 94 chilometri quadrati, questa Amministrazione ne utilizzi per simili evenienze meno di uno. Il raggio che delimita Piazza Matteotti – Piazza Annunziata – Piazza Gramsci non è l’ombelico del mondo e non credo che prevedere l’istallazione della pista in una zona come quella ben più comoda che parte dalle spalle del Santuario dell’Annunziata a salire potesse scandalizzare qualcuno. Specie se le tre piazze in questione ed i relativi locali sono normalmente stracolme in occasione delle festività. Conto numerosi spazi disponibili come quello dinanzi alla Pro Loco, alla Bocciofila, ed in zona stadio solo per citarne alcuni, senza considerare il versante del Commissariato fino a Via Oasi del Sacro Cuore.

Il terzo, di carattere politico, merita poche brevi considerazioni dettate dalla circostanza che in Città non è mai stato nominato un Assessore alla Cultura. Questo produce il disordine al quale assistiamo nella consapevolezza che l’Amministrazione confonde eventi e cultura in un unicum disomogeneo che non si capisce cosa produca, ma è chiaro a cosa serva. Tuttavia è una precisa scelta politica. Come quella di escludere intere fasce di territorio da eventi che, culturali o meno producono masse che si spostano in una direzione piuttosto che in un’altra.

All’Amministrazione quindi rivolgo il mio personale invito a riconsiderare il posizionamento della pista alla luce di considerazioni che seppure brevi e certamente non esaustive di un pensiero che andrebbe approfondito in merito a tutti e tre gli aspetti affrontati, ha una vocazione politica ed una velleità sociale. La prima, che gli Amministratori si confrontino prima di scegliere; la seconda di distribuire equamente gli attrattori sul territorio.

Invito gli amici che vorranno sottoscrivere questo documento a diffonderlo in via telematica, facendosi portatori dell’istanza attraverso la TV, facebook ed ogni strumento utile a raccogliere consensi alla proposta.

Marco Sepe.

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