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Tomba del Cerbero accessibile a tutti. Arriva la replica della Soprintendenza dopo la nostra denuncia

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La Soprintendenza Area Metropolitana ha deciso di rispondere in merito all’articolo apparso ieri su Teleclubitalia che documentava lo stato di abbandono in cui versava negli ultimi giorni il sito archeologico della Tomba del Cerbero, la cui scoperta risale a due giorni fa. Riportiamo di seguito la missiva inoltrata alla nostra redazione dall’ente che si occupa della cura e della preservazione dei beni culturali.

“Abbiamo preso atto con grande attenzione dei due articoli recentemente pubblicati dai vostri quotidiani on-line, nei quali si evidenziano presunte condizioni di abbandono e accessibilità impropria della cosiddetta Tomba del Cerbero, sita in Giugliano in Campania e sottoposta a tutela della nostra Soprintendenza. La Soprintendenza opera quotidianamente con grande impegno per la tutela e la valorizzazione del sito: lo stesso ritrovamento della Tomba del Cerbero si deve al grande lavoro di ricerca e presenza sul territorio della Soprintendenza e dei suoi funzionari, in un’area innegabilmente complessa, difficile da gestire per natura del luogo, caratteristiche del contesto territoriale e vincoli di tutela.

Per tale ragione riteniamo necessario fornire un quadro completo e corretto della situazione, in linea con lo spirito di collaborazione che la Soprintendenza ha sempre espresso nei confronti di tutti gli attori che a vario titolo operano sul territorio, precisando quanto segue:
  1. Le risorse che stiamo investendo – umane, professionali ed economiche – sono ingenti. Il lavoro, svolto con il pieno coinvolgimento di Forze dell’ordine ed enti locali, è in corso da tempo e non può essere risolto con interventi estemporanei né con superficialità.
    Sono state svolte indagini e ricerche volte a valutare la natura dell’area archeologica, la possibilità di asportazione della Tomba o, in alternativa, l’ampliamento dei fronti di scavo per valutare una valorizzazione in situ. È stato stabilito di procedere secondo quest’ultima ipotesi ed è in corso la progettazione degli interventi. Nel dettaglio:
    – Restauro e messa in sicurezza della Tomba del Cerbero e annessa necropoli – DDG del Rep. 1514 del 10/04/2024 – Importo 515.000 euro (Nominato RUP e costituito gruppo di lavoro – presentato il DIP – Affidata la progettazione – espletate indagini di laboratorio e diagnostiche – promossa valorizzazione con copia in scala quasi reale della Tomba del Cerbero alla Fiera del Restauro di Ferrara – in attesa di consegna del PFTE);
    – Scavo archeologico e messa in sicurezza della necropoli del Cerbero – Programmazione finanziata ai sensi del DM n. 37 del 31/01/2025 – Importo 350.000 euro (Nominato RUP e costituito gruppo di lavoro – Pronto il DIP – Concluso interpello per la progettazione);
    – Scavo archeologico e documentazione dell’area di necropoli intorno alla tomba del Cerbero – Programmazione finanziata ai sensi del DM n. 148 del 29/04/2025 – Importo 120.000 euro (Nominato RUP e costituito gruppo di lavoro – Pronto il DIP – Concluso interpello per la progettazione).
    I lavori di scavo e restauro saranno affidati al principio del 2026, e a valle delle evidenze emerse dagli scavi potranno essere assunte decisioni in merito alla valorizzazione dell’area. Nel frattempo i reperti mobili sono stati asportati e depositati in sicurezza, mentre l’area è stata manutenuta, diserbata e opportunamente recintata tramite pannellature in legno che, nel corso della settimana 13-17 ottobre, ignoti hanno divelto e asportato. Di tale circostanza, appresa durante sopralluogo della Soprintendenza dello scorso 17 ottobre, sono state informate le autorità competenti. La Soprintendenza si è inoltre immediatamente attivata per ripristinare le recinzioni di cantiere e le condizioni di sicurezza, tramite le procedure previste dal vigente Codice degli Appalti.
  2. È importante sottolineare che, prima ancora della pubblicazione degli articoli, era stato diffuso il calendario ufficiale degli eventi autunnali della Soprintendenza, che include tre aperture straordinarie della Tomba del Cerbero nei giorni 23 novembre, 13 e 20 dicembre. Un dato che testimonia in modo concreto l’attenzione costante del nostro Istituto per il sito e il lavoro programmato da mesi per renderlo visitabile in sicurezza.
  3. In merito alle dichiarazioni riportate nell’articolo de Il Mattino, si precisa che la Soprintendente Paola Ricciardi ha rilasciato un’intervista su richiesta del giornalista Vincenzo Ammaliato, il quale non ha ritenuto opportuno riferire di aver già realizzato un servizio d’inchiesta né di essere entrato all’interno del sito. Va peraltro evidenziato che l’accesso non autorizzato al sito archeologico costituisce condotta illecita, passibile di accertamento, pur fatto salvo il diritto di inchiesta. L’area è peraltro attualmente interessata da un cantiere attivo, gestito dalla società Acquedotto Campano, è chiusa da una sbarra con catenaccio e segnalata da cartellonistica di cantiere. Le domande poste, alla luce di quanto poi pubblicato e del video diffuso, si sono rivelate tendenziose e completamente avulse dal diritto di replica che avrebbe dovuto essere garantito se fosse stato precisato il contenuto e il tono del servizio giornalistico. Se fosse stato chiarito che l’intervista era parte di un’inchiesta già svolta, infatti, la Soprintendenza avrebbe potuto fornire le informazioni contenute in questa nota e relative alla circostanza, specifica e contingente, del danneggiamento delle recinzioni di cantiere.
    Si sottolinea pertanto che non vi è stata alcuna negligenza da parte della Soprintendenza.
  4. Ribadiamo che l’obiettivo è far sì che la Tomba del Cerbero possa diventare un luogo sicuro, accessibile e valorizzato, ma nel pieno rispetto della legge e della tutela del patrimonio culturale. Non accetteremo pressioni o semplificazioni che ignorino la complessità del lavoro sul campo.

Alla luce di quanto detto, invitiamo i media a un approccio più equilibrato e rispettoso. Comprendiamo e condividiamo l’interesse verso la salvaguardia del sito, ma riteniamo che non sia utile alimentare narrazioni distorte o sensazionalistiche. La Soprintendenza è dalla parte della tutela, non dell’abbandono. Si invitano dunque le redazioni dei rispettivi giornali a pubblicare integralmente la presente nota a titolo di precisazione e rettifica, affinché i lettori possano disporre di una corretta e completa informazione sulle attività in corso da parte della Soprintendenza”.

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