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Condannati rispettivamente a 5 anni e 6 mesi e 5 anni e 4 mesi di reclusione. È quanto ha stabilito il Tribunale di Napoli nei confronti di P.A., classe 1956 e D.M.N., classe 1970, accusati di estorsione aggravata dal metodo mafioso. I due apparterrebbero al clan Picca-Di Martino, attivo a Teverola.

Teverola, estorsione ai danni di un farmacista: condannati due uomini del clan

Nei loro confronti venne eseguito il 7 aprile 2023, da parte dei Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Caserta, un decreto di fermo disposto dalla Dda di Napoli. Secondo l’accusa, avrebbero imposto per conto del clan il racket a un farmacista, titolare di tre farmacie, ed a un imprenditore.

Nello specifico i due, attraverso ripetute minacce a partire dall’anno 2000, avrebbero preteso dal titolare delle farmacie svariate somme di denaro, di cui l’ultima, risalente al mese di giugno del 2021, pari a un rateo di 2000,00 euro.

Nei confronti dell’imprenditore, invece, uno degli arrestati, con l’approssimarsi delle festività pasquali del 2023, avrebbe preteso somme di denaro. La consegna non è avvenuta solo grazie al tempestivo intervento dei Carabinieri. Adesso per loro è arrivata la condanna in primo grado. Dovranno scontare rispettivamente 5 anni e 6 mesi e 5 anni e 4 mesi di reclusione.

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