La morte dell’uomo deceduto nella notte a Napoli, mentre la città festeggiava il terzo scudetto della sua squadra, non ha nulla a che a vedere con le celebrazioni per la vittoria calcistica. A confermarlo è il Prefetto di Napoli, Claudio Palomba.

Scudetto Napoli, Prefetto e sindaco: “26enne morto non è collegato con festa”

“Le persone si trovavano in piazza per vedere la partita”, ha detto Palomba, ma l’uccisione dell’uomo “è assolutamente slegata rispetto ai festeggiamenti”.

“Quello che mi preme sottolineare”, aggiunge il prefetto, “è il senso di responsabilità dei napoletani: ieri c’era un divieto di circolazione ed è stato largamente osservato; c’erano dei varchi con uomini delle forze dell’ordine a presidiarli. La macchina dell’organizzazione ha funzionato”.

Attenti a “non dare un messaggio sbagliato” spiega invece il sindaco Gaetano Manfredi. “L’episodio è legato ad una dinamica che non c’entra niente con la festa. Si tratta di una persona che ha precedenti penali importati. Probabilmente si è trattato di un regolamento di conti che ha trovato l’opportunità della festa – aggiunge il primo cittadino -. L’episodio ha una cornice completamente differente.”

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