“Quegli occhiali che ancora non mi hanno restituito sono stati l’ultima cosa che ha avuto davanti agli occhi, il mezzo con cui ha visto l’orrore, l’ultima immagine prima di morire”. Con queste parole, affidate a una nota stampa diffusa oggi e riportata dall’ANSA, Fiorenza, madre di Martina Carbonaro, torna a parlare dopo l’efferato omicidio della figlia, brutalmente uccisa.
“Quegli occhiali sono l’ultima immagine dell’orrore”: la madre di Martina si rivolge al Papa
La donna si scaglia duramente contro la richiesta di perdono dell’assassino, definendola “una provocazione vergognosa, un atto strumentale”. “Chi ha violato il quinto comandamento – Non uccidere – non può cavarsela con una lettera”, incalza la madre. “Ha ucciso consapevolmente, e ora ha anche il coraggio di chiedere perdono al Papa? È una bestemmia”.

Fiorenza paragona la crudeltà dell’omicida alla scena evangelica dell’adultera: “Gesù disse: “Chi è senza peccato scagli la prima pietra” e tutti si allontanarono… ma lui no. Lui quella pietra l’ha presa e l’ha usata per uccidere mia figlia”.
Poi lancia un accorato appello a Papa Leone: “Santo Padre, se davvero riceverete quella lettera, vi chiedo di ascoltare anche me. Ascoltate la voce della madre di Martina, chiamatemi e io verrò”. Fiorenza chiede che gli occhiali della figlia diventino simbolo e testimonianza, affinché “nulla venga dimenticato” e la tragedia non si trasformi in silenzio.