Melito. Il gip di Nola non covalida il fermo, ritorna libero l’uomo che era stato fermato con l’accusa di occultamento di cadavere con l’aggravante di aver favorito il clan. Colpo di scena questo pomeriggio nelle indagini per l’omicidio di “Giò” Arrivoli, la donna leagata agli Scissionisti uccisa con 3 colpi di pistola e ritrovata senza vita in un fossato in via Giulio Cesare alla periferia di Melito. A carico del sospettato, Mauro Mannino, ci sarebbero state anche le impronte digitali ritrovate su alcuni attrezzi rinvenuti dai carabinieri sul posto ma adesso, dunque, la vicenda ritorna oscura.
Il giudice – come riporta Il Mattino – accogliendo la tesi difensiva degli avvocati non solo non ha convalidato il fermo ritenendo davvero insussistenti i gravi indizi, ma ha anche disposto infatti l’immediata scarcerazion.