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Napoli, maxi rissa nel carcere di Nisida tra detenuti italiani e stranieri

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Napoli. Momenti di tensione all’interno dell’IPM di Nisida, dove è scoppiata una maxi rissa tra detenuti italiani e stranieri. I fatti venerdì pomeriggio, nel corso della permanenza all’aria dei giovani reclusi.

Napoli, maxi rissa nel carcere di Nisida tra detenuti italiani e stranieri

A darne notizia è Napoli Today. Secondo quanto riportato, due gruppi si sono affrontati avvalendosi di qualsiasi oggetto pur di colpirsi a vicenda. La zuffa è stata poi sedata dal personale di Polizia Penitenziaria che, con non poche difficoltà, è riuscito a riportare l’ordine nel carcere minorile.

Per il Coordinatore Regionale Minori Campania Federico Costigliola “è doveroso evidenziare come, queste continue assegnazioni di detenuti provenienti dal Nord e dal Centro Italia, agli Istituti Minorili Campani, stiano generando enormi difficoltà gestionali, e stiano esponendo il personale tutto della PolPen ad un forte stress lavorativo che, inevitabilmente, incide sulla sicurezza degli Istituti, nonché sulla vita privata del personale stesso”.

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“È paradossale  – continua Costigliola – quanto sta verificandosi nel Distretto Minorile Campano, dove il personale operante nei due IPM si trova costretto a gestire  minori che vivono la detenzione fuori dalla propria area di appartenenza territoriale e devono farsi carico di continue movimentazioni per motivi di giustizia, con relativo dispendio di risorse economiche, oltre alla difficoltà di dover interfacciarsi con una utenza completamente differente da quella Campana/Italiana”.

“Per quanto accaduto nella giornata di ieri – prosegue il Coordinatore Regionale Minori Campania – sarebbe il caso di iniziare a rivolgere la stessa attenzione e lo stesso impegno che viene dedicato allo svolgimento delle attività rieducative o alle richieste dell’utenza, anche nei confronti  del Personale di Polizia Penitenziaria che si  trova, come in questo caso a Nisida, ma molto spesso anche all’ IPM di Airola, a dover fronteggiare situazioni di estremo pericolo”.

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