La Corte d’Appello di Napoli – Prima Sezione Penale ha disposto il sequestro preventivo finalizzato alla confisca di un patrimonio del valore di oltre due milioni di euro riconducibile a Ciro Gallo, classe 1976, affiliato al clan camorristico Moccia. Il provvedimento è stato emesso su richiesta della Procura Generale nell’ambito di un incidente di esecuzione.
Frattamaggiore, colpo al tesoro del ras del clan Moccia: sotto chiave beni per 2 milioni
Gallo è stato condannato in via definitiva con due diverse sentenze: la prima a 9 anni di reclusione per estorsione aggravata dalla finalità mafiosa, la seconda a 14 anni per associazione di stampo mafioso, tentata estorsione, detenzione di materiale esplosivo e concorrenza illecita, tutte attività funzionali agli interessi del clan.

Le indagini economico-patrimoniali condotte dal G.I.C.O. della Guardia di Finanza di Napoli hanno portato alla luce una notevole sproporzione tra i redditi dichiarati dal condannato e dai suoi familiari e il valore del patrimonio accumulato tra il 1996 e il 2019. In molti casi, le entrate ufficiali risultavano persino inferiori al fabbisogno annuo della famiglia.
Sulla base di questi accertamenti, sono stati sequestrati 15 fabbricati, 2 terreni – tutti situati a Frattamaggiore – e 2 autovetture intestate a Gallo, alla moglie e alla figlia. L’iniziativa si inserisce nel quadro operativo delineato dal Memorandum sottoscritto lo scorso febbraio tra la Procura Generale presso la Corte d’Appello di Napoli e il Comando Regionale Campania della Guardia di Finanza. L’accordo punta a rafforzare il monitoraggio dei patrimoni illecitamente accumulati da soggetti condannati in via definitiva, con l’obiettivo di restituire tali beni alla collettività.