L’ex sindaco di Melito attacca il segretario provinciale dei ‘democrat’: ”La coalizione che lo ha portato a vincere le elezioni a Melito comprendeva una lista di centrodestra. Nel 2008 sostenne apertamente il sottoscritto al ballottaggio contro la candidata del Pd”
”Senti chi parla”. Non le manda a dire l’ex sindaco di Melito ed a attuale consigliere comunale Antonio Amente che interviene a gamba tesa nella vicenda che ha visto protagonista il segretario provinciale del Partito democratico, nonché sindaco di Melito, che non ha concesso il simbolo del Pd alle elezioni comunali a Pompei perché contrario all’alleanza con Forza Italia e con movimenti di centrodestra anche se mascherati da liste civiche.
”Ricordo – ha affermato Amente – che proprio a Melito alle ultime amministrative la sua vittoria avvenne grazie al contributo della lista civica Cristiano Popolari di area centrodestra e ricollegabile al consigliere regionale Roberto Conte, eletto anch’egli nella coalizione di centrodestra con il governatore Stefano Caldoro. Ma c’è di più. Da poche settimane infatti siede in giunta con Carpentieri,quale assessore, Salvatore Cecere, eletto nella lista civica ispirata da Conte per sostenere Carpentieri sindaco. Ma non è tutto perché qualche anno fa. Ricordo ancora gli incontri e l’aperto sostegno avuto dal sottoscritto dallo stesso Carpentieri alle elezioni amministrative del 2008 contro il candidato ufficiale del Pd Marina Mastropasqua. Ancora una volta Carpentieri si dichiara intransigente verso se stesso e i suoi sodali del cerchio magico: un doppiopesismo che testimonia a chiare lettere la sua politica gattopardiana”.