Ergastolo annullato per Raffaele Abbinante (detto Papele ‘e Marano, in foto) e suo fratello Antonio. La Corte di Cassazione, infatti, ha stabilito un nuovo processo d’appello per i due boss in relazione all’omicidio di Domenico Silvestri detto “Mimì ‘a svergognata”. Il delitto è avvenuto il 19 maggio 1989 ed avrebbe segnato l’ascesa criminale del famigerato clan Di Lauro a Secondigliano ed in gran parte dell’area a nord di Napoli. Ad affermarlo sono stati ben 15 pentiti di camorra.

Il ricorso della difesa è stato dunque accolto dai giudici che hanno annullato la condanna all’ergastolo per i 2 boss imputati con rinvio. Raffele Abbinante avrebbe ordinato e preso parte alla realizzazione dell’omicidio di Silvestri mentre Antonio è accusato da diversi ex affiliati di essere l’esecutore materiale.

Il delitto, dopo anni di buio nelle indagini, è arrivato ad una svolta solo 5 anni fa grazie al pentimento di ex capi e affiliati della camorra di Secondigliano, nell’era post faida di Scampia.

Gli Abbinante sono stati inizialmente affiliati alla cosca marenese dei Nuvoletta, per poi diventare fedelissimi del superboss Paolo Di Lauro noto come “Ciruzzo ‘o milionario”. Oggi, invece, gli eredi di questo gruppo criminale farebbero parte del cartello scissionista che controlla le piazze di spaccio a Scampia.

fonte: Il Mattino

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