Potrebbero esserci motivi passionali dietro l’omicidio di Raffaele Balsamo, il rapinatore 38enne ucciso la scorsa notte in via Caracciolo, ad Afragola.
Da quanto è emerso Balsamo conosceva il suo killer: l’uomo gli ha aperto la porta, ha conversato con lui. Era sull’uscio, non ha oltrepassato il confine della porta d’ingresso, perché avendo il braccialetto elettronico rischiava una violazione dei domiciliari.
Afragola, Raffaele Balsamo ucciso sull’uscio di casa: ipotesi delitto passionale
Dalle indagini si evince che il 38enne non aveva frequentazioni con uomini legati alla camorra. Per questo la pista privilegiata dagli inquirenti è quella di un movente passionale, perché è probabile che i due si contendessero la stessa donna. Ma c’è anche l’ipotesi di una lite per il bottino di una rapina non distribuito secondo i patti.
Il killer ha poi estratto una pistola e ha fatto fuoco due volte. Balsamo ha cercato invano di difendersi. Non a caso il primo proiettile lo ha ferito all‘avambraccio destro perché lo ha alzato di scatto per proteggersi il viso, il secondo invece lo ha centrato poco sotto l‘ascella destra, causandogli la rottura dell’arteria polmonare. Una ferita gravissima che ne ha causato la morte per dissanguamento.
L’assassino si è poi dileguato velocemente dall’abitazione di Balsamo. Ad aspettarlo in strada forse un complice: l’eventuale presenza di un’altra persona dovrà essere confermata nel corso delle indagini. Pochi minuti dopo è accorsa in aiuto di Balsamo la compagna che ha udito il rumore degli spari ed ha chiamato i soccorsi. Quando è arrivata l’ambulanza, ormai era troppo tardi: medici non hanno potuto fare altro che constatare il decesso del 38enne.
Sul posto sono poi intervenuti i carabinieri del nucleo investigativo del gruppo di Castello di Cisterna, quelli della compagnia di Casoria diretta dal maggiore Diego Miggiano e della locale caserma diretta dal luogotenente Raimondo Semprevivo.
I militari dell’Arma hanno ascoltato le persone più vicine alla vittima, tra cui la compagna, e hanno acquisito le immagini delle telecamere presenti nella zona. Gli occhi elettronici potrebbero infatti aver ripreso le fasi del delitto e consentire agli investigatori di identificare l’autore dell’omicidio.