Da oggi, giovedì 15 maggio, fare rifornimento costerà di più per chi guida un’auto diesel e un po’ meno per chi usa la benzina. Con una mossa a sorpresa, nella tarda serata di mercoledì 14 maggio è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale un decreto interministeriale che modifica l’assetto delle accise sui carburanti.
Diesel più caro, benzina più economica: come cambiano da oggi i nuovi prezzi del carburante
A firmarlo sono stati il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin e quello dell’Economia Giancarlo Giorgetti, in concerto con i titolari delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini e dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida.
Il provvedimento dà attuazione a uno dei decreti delegati della riforma fiscale, quello relativo alla revisione delle accise. Il cuore della misura è semplice ma significativo: +1,5 centesimi di euro al litro per le accise sul gasolio, -1,5 centesimi di euro al litro per quelle sulla benzina.
L’obiettivo dichiarato è quello di riequilibrare la tassazione tra i diversi carburanti, tenendo conto delle implicazioni ambientali. Il gasolio, storicamente meno tassato per favorire l’autotrasporto, è ora al centro di un graduale processo di disincentivazione. La benzina, dal canto suo, riceve un lieve alleggerimento fiscale.
Ma non è detto che questa variazione si traduca in modo lineare sul prezzo alla pompa. Ora la palla passa alle compagnie petrolifere e alle singole stazioni di servizio, che dovranno decidere come e quanto trasferire gli effetti della misura ai consumatori.