La aggredì alle spalle il 5 luglio del 2016, per poi palparle il seno e le parti intime, cercando contemporaneamente di toglierle i vestiti e di slacciarsi i pantaloni. La vittima una ragazza di 16 anni; l’aggressore il suo vicino di casa, 47 anni.

Dalle testimonianze raccolte e dal dibattimento è emerso che l’intento dell’uomo, originario di Angri, era quella di violentarla. Ieri è arrivata la condanna: 3 anni e 8 mesi di carcere.

Furono le urla gonfie di paura e rabbia della vittima ad attirare familiari e passanti che intervennero in modo rapido e, individuato l’uomo, lo inseguirono e picchiarono con violenza. Tanto che all’arrivo dei Carabinieri, l’aggressore si era rifugiato all’interno di un’attività commerciale con il braccio ferito. Fu soccorso e restò in osservazione al reparto detenuti dell’ospedale di Salerno, con l’accusa di violenza sessuale.

Nel frattempo un’ambulanza era giunta sul posto e aveva soccorso la giovane vittima, accertando per lei una prognosi di sette giorni.

Nel corso del processo l’uomo si è sempre dichiarato innocente, affermando di non avere avuto intenzione di violentarla ma di essere stato costretto ad allontanarsi. Nonostante ciò il Riesame ritenne opportuno trattenerlo in carcere e ieri è arrivata anche la prima condanna.

 

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