Nuova condanna per un esponente del clan Mallardo. E’ stato condannato a dieci anni di reclusione Patrizio Picardi. Il gip Luigi Giordano ha emesso questa mattina la sentenza.

LE ACCUSE – Picardi è accusato di essere stato reggente dell’organizzazione, di aver svolto una funzione apicale nel clan e non solo. Le aggravanti al 416 bis che pendono su di lui sono infatti di associazione armata e reimpiego di capitali illecitamente acquisiti. Il boss aveva preso in mano le redini della cosca dopo l’arresto di Feliciano e Peppe “o’ ciuccio”. La richiesta dell’accusa, formulata dal pm Maria Cristina Ribera, era di venti anni di reclusione. Ma Picardi ha scelto di essere giudicato con rito abbreviato.

LA PRECEDENTE CONDANNA – L’esponente del clan Mallardo era già stato condannato a sei anni di reclusione, pena questa che Picardi ha già espiato. Questa mattina, in continuazione della precedente condanna, il giudice ha ritenuto di accogliere la richiesta difensiva e condannare Picardi a 10 anni. L’uomo fu arrestato nel luglio del 2013 con un provvedimento emesso dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia

LA DIFESA – Soddisfazione da parte dell’avvocato Pellegrino che ha assunto la sua difesa. “Ritengo una pena adeguata quella inflitta dal giudice, posso dirmi pienamente soddisfatto dell’esito del processo. Dopo aver letto le motivazioni valuteremo se impugnare o meno la sentenza” ha dichiarato.

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