Durante la trasmissione “In Onda” su La7, condotta da Alessandra Sardini e Salvo Sottile, il presidente dell’autorità nazionale anticorruzione Raffaele Cantone, ha discusso del suo lavoro, che in questo periodo lo vede impegnato in tutti i fronti: dal caso expo allo scandalo MOSE.

L’ex Magistrato non ha risparmiato alcune perplessità sui commissari e sul commissariamento, facendo riferimento soprattutto alla sua città: << Io abito in un comune commissariato per camorra, e anche andando contro a quella che era il sentire comune nel mio paese, io sostanzialmente ci dormo soltanto ma sono legato da sempre. Io dissi che era una grande occasione di discontinuità. E’ passato oltre un anno e io non ho nulla da dire sui commissari, che in se sono degli ottimi funzionari dello stato. Ma anche i segnali di discontinuità che sono venuti dai commissari non sono stati così netti. E molta gente per bene dice che si stava meglio quando si stava peggio. Questi sono i segnali che dobbiamo evitare>>. E prospetta una seconda fase: << Io sono convintissimo che bisogna passare ad una fase due. cioè lo stato deve riuscire a dimostrare che non porta solo repressione, ma è anche in grado di dare altro>>.

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