Maxi operazione interforze questa mattina all’interno del rione Salicelle di Afragola. Demolito e ridotto in macerie, il tempietto abusivo dedicato alla madonna dell’arco che stava a simboleggiare la potenza del clan bizzarro barbato sulla zona.

Cospicuo il numero di uomini di forze dell’ordine impegnati.  Sul posto i Carabinieri di Casoria, diretti dal maresciallo Raimondo Semprevivo, e coordinati dal maggiore Diego Miggiano, la guardia di Finanza, gli agenti del locale commissariato, diretto dal vice questore Gianvito Zazo, e la polizia municipale.

Sbarrando gli accessi all’isolato 19, dov’era in corso la demolizione, alcuni agenti si si sono presentati in tenuta antisommossa temendo rappresaglie da parti dei residenti. Tutto però si è concluso con regolarità.

Già 10 anni fa questa piccola chiesa, con tanto di altare e targa commemorativa per i defunti del clan, era finita nell’occhio del ciclone giudiziario ma, inspiegabilmente, non fu mai abbattuta. Ora la sua distruzione vuole lanciare un forte messaggio al clan di presenza dello Stato.

Presenza talaltro non solo simbolica. Lo scorso febbraio un’altra importante operazione interessò lo stesso Rione. Su richiesta della Dda furono emessi 13 provvedimenti cautelari nei confronti di altrettanti soggetti legati al clan barbato-bizzatto e accusati di contrabbando di tabacchi. Le sigarette provenivano sia da Napoli che dai comuni vicini come Casoria, Cardito e Crispano.  Il Rione Salicelle fu identificato però come principale punto di rivendita. 

 

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