comunicato intersindacale medici contro riaperture

I medici ospedalieri si schierano contro un allentamento delle chiusure. L’intersindacale – il sindacato che riunisce tutte le single dei medici – lancia un avvertimento al Governo: “Il sistema ospedaliero è ancora in sovraccarico. Gli indici di occupazione delle terapie intensive e delle aree mediche Covid sono ben oltre le soglie critiche individuate”.

Medici contro le riaperture: “Contagi ancora troppo alti. Sistema sovraccarico”

La posizione dell’intersindacale emerge nell’ambito di un comunicato diramato agli organi di stampa. “Il personale sanitario, impegnato quotidianamente e da oltre un anno nella lotta contro la pandemia – sottolinea il comunicato – si trova ad affrontare ancora per tutto il 2021 criticità di ogni tipo dovute al sovraffollamento degli ospedali, che con la terza ondata interessa in successione tutta la nostra penisola, anche aree precedentemente risparmiate, come dimostra il caso Sardegna”.

Poi l’affondo: “Ogni prematuro allentamento delle restrizioni potrebbe mettere a rischio tanto la vita dei pazienti affetti da Covid, costringendo per carenza di posti letto gli operatori a scelte strazianti sotto il profilo etico, come il triage inverso, quanto la salute dei pazienti con altre patologie, la cui prevenzione e cura rischia di essere ancora una volta sacrificata a causa della sottovalutazione del rischio di una persistente elevata circolazione del virus, sulla quale i medici e i dirigenti del servizio sanitario nazionale lanciano da tempo, inascoltati, tutti gli allarmi possibili”.

Per la terza volta, fa notare ancora l’intersindacale medica, “gli operatori sanitari sono costretti, dopo il secondo picco epidemico autunnale, a ulteriori sacrifici, anche a rischio della salute personale, oltre che ad affrontare una situazione di costante super lavoro fisico e psichico che sta fiaccando le loro resistenze. Le decisioni competono, certo, alla politica, ma è compito, anche deontologico, di chi lavora in prima linea fornire una fotografia chiara dell’andamento clinico ed epidemiologico della pandemia”.

Bisogna scendere a 5mila casi giornalieri

Secondo i sindacati dei medici, un rallentamento delle restrizioni sarà possibile solo con contagi giornalieri al di sotto di 5mila casi, mantenendo una larga capacità di testing e riprendendo il contact tracing per il controllo della diffusione dell’epidemia, i ricoveri in area Covid medica e intensiva largamente al di sotto delle soglie critiche, rispettivamente 40% e 30%, e la vaccinazione completata almeno per i soggetti fragili e gli ultra 60enni, categorie a più alto rischio di ricovero e mortalità.

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