EX ROHODIATOCE CASORIA

È un post su fb, per riaccendere l’interesse e la preoccupazione per la torre dell’ex Rohodiatoce di Casoria.

La struttura appartenente a quella che un tempo era un’importante azienda italiana operante nel settore delle tecnofibre.può essere considerata il simbolo del fallimento di una città che tra gli anni 70′ e 80′ veniva chiamata “la Sesto San Giovanni del sud” vista la presenza di numerose realtà industriali ora dismesse.

Diversi sono i progetti annunciati e le promesse che si sono susseguite nelle varie campagne elettorali e non riguardo questa e le altre aree.

Correva l’anno 2008 quando la stampa parlava della nascita «Città del libro» che con 37 i milioni di investimento avrebbe completamente rigenerato la zona e portato 163 nuovi posti di lavoro. Più recentemente si è parlato di riconvertirla in un polo universitario.

Ciò che preoccupa, però, in questa caso non è solo la presenza di scheletri di industrie mai realmente bonificata ma la staticità stessa della torre. Come vedete dalle immagini, infatti, diversi sono i danni alla struttura e tra pezzi di intonaco staccati e probabili infiltrazioni ciò che si teme è un suo crollo.

Un crollo che potrebbe anche avere conseguenze gravissime vista la sua vicinanza alla stazione ferroviaria ed ad una strada altamente trafficata. Il consigliere di maggioranza Salvatore Iavarone, raccolta la segnalazione, ha chiesto all’ufficio competente di avviare la procedura per la richiesta di messa in sicurezza.

Nonostante si tratta infatti di un’area privata su cui il Comune – ci comunica l’assessore Enzo d’Anna  quasi nulla può.  Restano ad oggi ai proprietari della ex stabilimento ancora 5 giorni per mettere in sicurezza la torre. Qualora non succedesse, scatteranno le sanzioni. La speranza, nel frattempo, è che non si arrivi mai a parlare di tragedia annunciata.

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