Due container di carne suina italiana bloccati alla dogana in Cina. Il rischio, sostengono gli esperti cinesi, è che il virus possa tornare a correre oltre la Muraglia proprio grazie agli imballaggi non disinfettati.

Carne di maiale italiana bloccata in Cina: “E’ a rischio Covid-19”

A sostegno di questa ipotesi, proseguono gli scienziati locali, ci sarebbero le numerose tracce di virus rinvenute su alcuni surgelati importati. Questa, in poche parole, è la spiegazione ufficiale che sta alla base degli ultimi provvedimenti presi dalle autorità cinesi.

La decisione, che risale allo scontro 3 gennaio, ha provocato la reazione delle associazioni di categoria e degli amministratori locali.

Protesta Fabio Rolfi, l’assessore all’Agricoltura della Lombardia, da dove provenivano le carni bloccate e prima regione per numero di allevamenti suini: “Chiediamo al Governo italiano di alzare la voce contro il blocco cinese delle importazioni della carne italiana”, ha dichiarato.

Sul piede di guerra anche Coldiretti: “È grave il blocco delle esportazioni di carne suina italiana attuato dalla Cina con il pretesto dei rischi per il contagio da Covid a pochi giorni dalla firma dell’accordo sugli investimenti tra Cina e Unione europea giustificato dall’obiettivo di favorire un maggiore accesso al mercato secondo lo stesso presidente cinese Xi Jinping”, afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini, rilanciando l’allarme di Opas (Organizzazione prodotto allevatori suini).

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