I ristoranti potranno rimanere aperti nei giorni di festa. In particolare, sarà consentito il servizio a pranzo a Natale, Santo Stefano, Capodanno e l’Epifania.

Dpcm, ristoranti aperti per il pranzo di Natale e Capodanno: le regole

Non sono infatti previste restrizioni ulteriori rispetto all’orario limitato dalle 18 alle 5 anche per i bar e altri locali di somministrazione cibi e bevande.

“Il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi”, si legge nel testo. Dunque, niente tavolate per i festeggiamenti, a meno che non appartengano allo stesso nucleo familiare e convivente. L’obiettivo del governo è quello di evitare il rischio di nuove infezioni di Coronavirus in un periodo in cui è più facile creare assembramenti per riunioni con amici e parenti.

Alberghi: niente veglione a Capodanno

Per quanti riguarda gli alberghi, resteranno aperti e con essi le cucine delle strutture ma dalle ore 18 del 31 dicembre la cena sarà servita solo in camera al fine di evitare banchetti.

Sarà possibile passare una o più notti in hotel anche sotto le festività ma verranno banditi i veglioni e fuochi d’artificio.

Stop a spostamenti tra regioni

Discorso diverso per le feste sulle crociere che saranno invece completamente vietate, così come gli spostamenti tra Regioni. Nello specifico, si legge nel testo che verrà presentato questa sera dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte in conferenza stampa, “dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 è vietato, nell’ambito del territorio nazionale, ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome, e nelle giornate del 25 e del 26 dicembre 2020 e del 1° gennaio 2021 è vietato altresì ogni spostamento tra comuni, salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute”.

Viene anche stabilito che “è comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, con esclusione degli spostamenti verso le seconde case ubicate in altra Regione o Provincia autonoma e, nelle giornate del 25 e 26 dicembre 2020 e del 1°gennaio 2021, anche ubicate in altro Comune, ai quali si applicano i predetti divieti”.

 

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