Aperta inchiesta per la morte di Giuseppina Liccardo, 45 anni, deceduta all’ospedale Cardarelli di Napoli lo scorso novembre per Covid. Ad anticiparlo il Mattino.

Napoli, morta a 45 anni per Covid: aperta inchiesta

La donna era dializzata e soffriva di problemi ai reni. La decisione della Procura della Repubblica di Napoli arriva dopo l’esposto presentato dai familiari, che chiedono di fare luce sull’accaduto. Secondo quanto raccontato dai parenti, Giuseppina si era recata in ospedale a causa di dolori al petto. Sottoposta a tampone, era poi risultata positiva al Covid-19. Per questo, continuano i parenti della vittima, fu trasferita in un apposito reparto.

All’inizio le sue condizioni di salute non destavano preoccupazioni. Pina interagiva con i suoi familiari, inviava messaggi e video. Durante la degenza, però, si lamentava di non essere correttamente assistita. Ai parenti chiedeva che le portassero anche il termometro e il misuratore della pressione. Agli inquirenti la famiglia ha consegnato il telefono contenente le conversazioni.

Il decorso della malattia, però, sempre secondo il racconto dei familiari, costrinse i sanitari, il 10 novembre, a ricoverare la donna in terapia intensiva dove morirà due giorni dopo. “Non mi assistono”, aveva detto in una nota vocale la donna. “Vedo i vecchietti morire”. Ora la Procura ha aperto un fascicolo d’indagine contro ignoti. Non si esclude la riesumazione della salma e l’autopsia sul cadavere per raccogliere elementi di prova.

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