tampone sospeso napoli

Una iniziativa di solidarietà in tempi difficili. Dopo il caffè, il pane arriva il “tampone sospeso” a Napoli. L’iniziativa partirà il prossimo lunedì al Rione Sanità.

A rendere nota la notizia è la giornalista Matilde Andolfo. L’idea è nata dalla Fondazione San Gennaro e dall’Associazione Sanità Diritti in Salute, nel tentativo di consentire anche alle famiglie meno abbienti la possibilità di sottoporsi al test per accertarsi dell’eventuale positività al Covid-19.

Sulla scia della tradizione della tazzulella raccontata da Luciano De Crescenzo e Riccardo Pazzaglia, anche il “tampone sospeso” permetterà, a chiunque lo voglia, di pagare un tampone a prezzi popolari (quindi meno di quanto costi attualmente nei centri di analisi privati, una cifra che si aggira intorno ai 18 euro) a coloro che non possono permetterselo e che, in questi tempi di emergenza sanitaria, non possono e non devono vedersi negato il diritto alla salute.

Presso la Chiesa di San Severo sarà possibile effettuare i tamponi a prezzi contenuti. Per anziani, poveri e senza fissa dimora entra in gioco il cosiddetto “tampone sospeso”, somministrato in forma del tutto gratuita.

Un modo per sopperire ai lunghi tempi di attesa delle Asl e ai prezzi, spesso esorbitanti, praticati dai laboratori privati. Sono migliaia, infatti, i cittadini impossibilitati ad attendere tempi secolari (soprattutto per motivi di lavoro) e ancor di più quelli che non possono sottoporsi allo screening a pagamento. Ciò soprattutto se si tiene conto del fatto che interi nuclei familiari necessitano del test per cui la spesa diventa più che raddoppiata. Il “tampone sospeso”, nel cuore del Rione Sanità, potrà contribuire in parte a risolvere tali criticità.

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