Migliaia di soldi versati dalle vittime per acquistare o noleggiare auto dietro a contratti inesistenti. Mamma, figli e fidanzata sono riusciti a mettere in piedi un accurato sistema truffaldino e a raggirare decine di persone in meno di un anno.

Auto vendute e noleggiate tra Napoli e Caserta dietro contratti inesistenti: raggirate decine di persone

Grazie alle numerose denunce sporte dalle vittime, i Carabinieri sono riusciti ad arrestare un 28enne, un 20enne, una 50enne e una 32enne. Il primo è destinatario di custodia in carcere, gli altri sono ristretti agli arresti domiciliari, tutti gravemente indiziati, in concorso tra loro, del reato di associazione per delinquere finalizzata alla truffa, condotte commesse in via perdurante dall’anno 2018 tra le province di Napoli e Caserta. Il provvedimento è stato emesso dalla Procura della Repubblica di Napoli ed eseguito dai Carabinieri della Stazione di Frignano.

L’inchiesta scaturisce dall’indagini avviate nel febbraio 2018 dai militari dell’Arma a seguito di una denuncia per truffa sporta dai titolari di una concessionaria di rivendita e noleggio autovetture ubicata in Villa di Briano (CE) i quali esibivano delle inserzioni di vendita autovetture di lusso, a prezzi ben al di sotto della soglia di mercato, pubblicate su “Facebook” ed apparentemente riconducibili alla predetta società che ne disconosceva la titolarità.

I denuncianti riferivano, inoltre, di numerosi reclami giunti da presunti clienti i quali lamentavano la mancata finalizzazione di contratti di noleggio autovettura con consegna a domicilio stipulati tramite canali telematici ed a fronte dei quali questi ultimi avrebbero provveduto a versare, a titolo di caparra, cospicue somme in danaro mediante versamenti su carte di credito prepagate o conti correnti postali.

La ricostruzione

Dalla ricostruzione dei fatti emergeva l’esistenza di un profilo Facebook di fantasia a nome di “Lorenzo Mattei” con l’indicazione di un recapito telefonico, usato dagli indagati per  procacciare clienti per conto di società di vendita e noleggio autovetture realmente esistenti.

I truffatori adescavano le vittime inducendole a versare indebitamente delle somme di denaro a titolo di caparra a fronte di contratti inesistenti di vendita o noleggio di autovetture, liquidità che confluivano, di volta in volta, su carte di credito prepagate o conti correnti postali intestati agli stessi indagati, titolari anche dei documenti di identità utilizzati per la contrattazione con le parti offese.

I carabinieri hanno accertato l’esistenza di 28 denunce, sporte nell’arco temporale che va dal 09.03.2018 al 29.01.2019. Il modus operandi e gli stessi recapiti telefonici utilizzati apparivano chiaramente riconducibili allo stesso gruppo criminale.

Le indagini

Gli ulteriori approfondimenti investigativi hanno accertato che l’utenza telefonica utilizzata dal finto procacciatore rientrava nella disponibilità dell’indagato destinatario della custodia cautelare in carcere, il quale prendeva contatti diretti con le vittime indicando loro i passi da seguire per la realizzazione dei contratti di vendita o noleggio, in particolare, una volta richiesti ed ottenuti i documenti. Dopodiché forniva le coordinate delle carte prepagate o dei conti correnti postali verso cui fare confluire le somme in denaro pattuite. Le verifiche anagrafiche eseguite presso il Comune di Napoli hanno permesso di appurare che il sodalizio criminoso era composto oltre che dal suddetto indagato, anche dalla madre, dal fratello e dalla fidanzata. Tutti risultavano intestatari dei conti correnti postali e/o delle carte di credito verso cui venivano accreditate le somme in denaro. L’attività investigativa ha permesso di ricostruire a carico degli indagati un grave quadro indiziario avvalorato dal GIP: in particolare l’esistenza di un sodalizio stabile e duraturo cementificato dal legame familiare tra gli indagati i quali, con le modalità sopra descritte, accumulavano indebiti profitti stimati in circa 50.000€.

 

 

 

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