Modulo autocertificazione per viaggiare in treno

Modulo autocertificazione per viaggiare in treno. Dal 4 maggio si potrà uscire dalla regione, ma anche per i viaggi vige ancora l’obbligo di autocertificazione.

Per potersi spostare da una regione all’altra durante la Fase 2 bisognerà stampare e compilare il modulo in cui si autodichiara di non essere risultati positivi al COVID-19 e che lo spostamento è dovuto a comprovate esigenze di lavoro, assoluta urgenza, situazioni di necessità o motivi di salute.

Dal 4 maggio, con la riapertura delle attività commerciali e delle aziende, torneranno a viaggiare sui treni moltissimi pendolari. Ci sono poi tutte quelle persone che possono tornare al luogo di residenza o domicilio e hanno programmato la partenza.

Ecco quindi tutte le informazioni utili per spostarsi tra regioni dal 4 maggio 2020, il modulo di autocertificazione da usare e i motivi ammessi dalla legge.

Modulo autocertificazione per spostamenti tra regioni

Chi dal 4 maggio uscirà dalla propria regione per uno dei motivi concessi dal DPCM 26 aprile dovrà essere munito di autocertificazione. Non vale il modulo digitale, ma solo quello cartaceo. Se non si possiede una stampante o non è possibile stampare il documento, niente paura, il modulo sarà fornito dalle forze dell’ordine addette ai controlli, o dallo stesso personale Trenitalia a bordo dei treni a lunga percorrenza.

In caso di richiesta il modulo dovrà essere consegnato, insieme a una copia del documento d’identità, al personale di Polizia addetto al controllo.

Clicca qui per stampare il modulo per viaggiare in treno

Il modulo di autodichiarazione per spostarsi tra regioni va compilato inserendo i propri dati personali: nome, cognome, data e luogo di nascita, indirizzo di residenza, domicilio, numero di documento di identità e numero di telefono.

Per potersi spostare dal comune o dalla regione in cui ci si trova bisognerà dichiarare di non essere sottoposti alla misura della quarantena e quindi di non essere risultati positivi al coronavirus. Sono inoltre richiesti l’indirizzo da cui è iniziato lo spostamento e quello di destinazione; la regione di partenza e quella di arrivo, e ovviamente il motivo dello spostamento.

Ecco i casi in cui è consentito lo spostamento da una regione all’altra a partire dal 4 maggio 2020:

  • comprovate esigenze lavorative
  • assoluta urgenza (es: trasferimenti in un comune diverso, urgente assistenza a congiunti o a persone con disabilità, esecuzioni di interventi assistenziali in favore di persone in grave stato di necessità, obblighi di affidamento di minori, denunce di reati…)
  • motivi di salute
  • necessità. Queste possono essere giustificate con dicitura “rientro dall’estero”, “rientro presso indirizzo di domicilio o residenza”.

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