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Voleva una festa di compleanno speciale e indimenticabile per il figlio di sei anni. E l’ha ottenuta. Peccato, però, che Sandro Mazzola Diesel  – questo il nome del papà – non sia riuscito a pagare il conto, salatissimo, da ben 23 mila euro.

Nel primo pomeriggio del 22 maggio 2016 al ristorante “Al Posta” di Casarsa, in provincia di Pordenone, sono arrivati oltre un centinaio di invitati. Hanno mangiato e bevuto fino alle tre di notte. “Raccogliamo i soldi con il cestino al momento del taglio della torta – aveva promesso il papà – e poi paghiamo”. Ma Giovanna Agnoletto, legale rappresentate della società Cinque Spaghi Srl, ci ha rimesso 23mila euro.

Oltre al conto da pagare c’erano anche i danni provocati dagli invitati alle tovaglie e ai muri. Nel tentativo di indurre il cliente a pagare, si è rivolta alle forze dell’ordine.

Dalla sua denuncia è nato un procedimento penale per insolvenza fraudolenta aggravata dalla rilevante entità del danno che ieri si è chiuso con la condanna a un anno di reclusione per Sandro Braidich, 46 anni, di Prodolone, origini sinti, conosciuto anche con il soprannome di Mazzola. All’imputato, difeso dall’avvocato Christian Toffoli, era contestata la recidiva e il vpo Patrizia Cau aveva concluso per 1 anno e 6 mesi. La moglie Gloria Braidich, 42, risultata estranea, è stata invece assolta per non aver commesso il fatto.

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