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“Mi toccava avanti e indietro”. E’ stato il piccolo, di 7 anni appena, alunno di una scuola elementare di Qualiano, ad aver raccontato i dettagli raccapriccianti della violenza subita dal bidello nei bagni della scuola. Gli episodi sarebbero stati ripetuti nel tempo. Ad accorgersi che qualcosa non andava è stata la mamma. Il bimbo era diventato silenzioso, a casa, e diceva di non voler andare a scuola.

Nonostante i suoi 7 anni, infatti, Francesco (nome di fantasia), capiva che qualcosa non andava e che quello che subiva nel bagno non era la normalità. “Voi quelle cose lì non le fate – avrebbe detto riferendosi ai genitori – invece quello là (il bidello, ndr) mi tocca nella parte avanti e dietro”. Il bimbo sarebbe stato dunque denudato più volte e molestato nelle parti intime. L’autore degli abusi è un collaboratore scolastico, residente a Qualiano, 63 anni.

Dopo i racconti choc di Francesco, la mamma ha deciso di raccontare tutto alle forze dell’ordine e di sporgere denuncia. A quel punto sono scattate le indagini della Procura di Napoli Nord, che ha interrogato la giovane vittima in presenza di uno psicologo. Fatte tutte le dovute verifiche, il GIP ha emesso un’ordinanza di custodia agli arresti domiciliari nei confronti dell’orco 63enne. Bisognerà adesso capire se nei bagni dell’orrore si siano consumate altre violenze e se altri bambini sono finiti o meno nella rete del pedofilo in grembiule.

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