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Blitz dei carabinieri contro la mafia che gestiva il mercato di Fondi. A finire in manette nell’ambito di un’operazione scattata oggi, 13 settembre, ben sei persone, tutte appartenenti alla famiglia d’Alterio. Sono accusati accusati di una sfilza di reati tra i quali l’estorsione, l’autoriciclaggio e l’illecita concorrenza con minaccia o violenza, tutti aggravati dal metodo mafioso.

L’inchiesta dei carabinieri, coordinata dalla Dda della Capitale, ha consentito di portare alla luce il controllo esercitato dalla famiglia D’Alterio sul Mercato Ortofrutticolo, ottenuto anche grazie a radicati collegamenti con i clan camorristici casertani. In particolare, le indagini, hanno consentito di accertare che il gruppo familiare capeggiato da Giuseppe D’Alterio di 62 anni, conosciuto come «Peppe o’ Marocchino», ha esercitato un potere intimidatorio di tipo mafioso al fine di monopolizzare i trasporti da e per il mercato, imponendo anche una propria «tassa» ai movimenti effettuati dalle altre ditte.   Oltre agli arresti, i carabinieri, hanno eseguito il sequestro preventivo delle quote e del patrimonio aziendale della società: «La Suprema», amministrata da prestanome ma di fatto gestita dalla famiglia D’Alterio.

  • 1. D’ALTERIO Giuseppe (alias “Peppe o marocchino”), 62enne originario di Minturno (LT) e residente a Fondi;
  • 2. D’ALTERIO Luigi, 38 enne originario di Formia e residente a Fondi;
  • 3. D’ALTERIO Armando, 35 enne originario di Formia e residente a Fondi;

Sottoposti agli arresti domiciliari:

  • 4. D’ALTERIO Melissa, 36enne enne originaria di Formia e residente a Fondi;
  • 5. D’AVIA Anna, 46 enne di Fondi;
  • 6. SIMONESCHI Matteo, 31 enne originario di Fondi e residente a Terracina (LT).
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