Cinque persone sono state arrestate nella mattinata di oggi dai carabinieri della Compagnia di Casal di Principe in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia. Gli indagati sono ritenuti gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere di stampo camorristico, estorsione, trasferimento fraudolento di valori, truffa e traffico illecito di sostanze stupefacenti, tutti aggravati dal metodo mafioso.
Recupero crediti e racket a un’azienda casearia: cinque arresti nel clan dei Casalesi
Il provvedimento è il risultato di una complessa indagine condotta dai militari dell’Arma tra luglio 2022 e giugno 2023, che ha consentito di ricostruire una fitta rete di attività criminali riconducibili a un’esponente apicale del clan dei Casalesi, ala Schiavone, al momento ancora in libertà.
Secondo quanto emerso, uno dei filoni investigativi riguarda una presunta attività di “recupero crediti” esercitata con modalità intimidatorie nei confronti del titolare di un’impresa edile, per il mancato pagamento di forniture di materiali, su incarico di un imprenditore del settore, anch’egli indagato.
“800mila euro oppure assumi due persone mie”
Le indagini hanno inoltre documentato ripetuti accessi di un appartenente al clan dei Casalesi presso un’azienda casearia, durante i quali sarebbe stata avanzata una richiesta estorsiva compresa tra i 700 e gli 800 mila euro. In alternativa, sarebbe stata pretesa l’assunzione delle due figlie del cognato, deceduto nella stessa azienda a seguito di un infortunio sul lavoro, come ulteriore forma di ristoro rispetto a quanto previsto dalla legge.
Il patto con i Di Lauro per la droga
Nel corso dell’attività investigativa è stata accertata anche l’intestazione fittizia di una società di autonoleggio, con sede operativa a Casal di Principe, riconducibile a uno degli indagati e finalizzata all’elusione di eventuali misure patrimoniali. È emerso inoltre il coinvolgimento nella promozione e nel coordinamento di truffe assicurative nel settore delle polizze RC auto. Infine, gli investigatori hanno ricostruito un’alleanza con quattro intermediari del clan Di Lauro di Napoli Secondigliano, anch’essi destinatari delle misure cautelari, finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. L’attività criminale ha portato, nel corso dell’indagine, al sequestro di un chilogrammo di cocaina.





