Da Marano a Macerata per un assalto in gioielleria.  Due donne Maria Palumbo, maya a e Anna Carandente Sitto entrambe residenti a Marano insieme ad un complice Ciro Dalizzo sono stati arrestati per rapina aggravata dall’usi di armi su ordinanza di custodia cautelare in carcere. La rapina lo scorso novembre ai danni della gioielleria “Momenti d’oro”. Ad introdursi nella negozio quattro persone componenti, a quanto pare, della banda che, con il pretesto di visionare i gioielli  si sono finti clienti.

Una  volta dentro però hanno aggredito la titolare usandole violenza e strattonandola più volte, immobilizzandola e legandola con del nastro adesivo, asportando poi dalla cassaforte gioielli e monili per un valore complessivo stimato in circa 300 mila euro. la visione dei filmati di videoregistratori, nonché l’escussione di tutti i gestioni reperiti ha consentito di individuare il mezzo  utilizzato dai rapinatori di cui venivano immediatamente diramate le ricerche. Lo stesso risultava oggetto di rapina perpetrata poco tempo tempo prima a Marcianise in danno di due giovani.

 

La completa ed attenta escussione delle due sedicenti vittime della rapina dell’autovettura faceva emergere incongruenze tali nella vicenda da far iniziate una più ampia attività di analisi. Le indagini hanno quindi consentito di accertare senza ombra di dubbio non solo l’avvenuta simulazione della rapina dell’autovettura da parte dei giovani, ma anche la circostanza che gli stessi si erano recati più volte nelle settimane precedenti, nel citato esercizio col pretesto di visionare gioielli per un ipotetico acquisto, mai concluso, al fine di acquisire informazioni sulle misure di sicurezza.  Ricostruendo i contatti avuti da costoro con altre persone, si individuava uno dei soggetti che avevano materialmente perpetrato la rapina, cioè Anna Carandente, peraltro legata ai giovani basisti da rapporti di parentela.

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