“Antonio è fuori pericolo, grazie per il supporto di tutti, sta migliorando”. E’ questo il messaggio che sui social sta circolando da ieri sera tra gli amici di Antonio Amore, lo chef napoletano di 28 anni che ha rischiato di perdere la vita a seguito di una sparatoria nella villa che aveva affittato a Ibiza.

Il ragazzo, che lavora come cuoco e parallelamente organizza feste, è stato raggiunto da sei proiettili, tre alle gambe e altrettanti alla testa. È stato operato d’urgenza e, sebbene le sue condizioni restino gravissime, i medici hanno escluso il pericolo di vita.

Sparatoria a Ibiza

Ieri si è consegnato alla Guardia civil l’italiano sospettato di aver ferito a colpi d’arma da fuoco due connazionali. Si tratterebbe del 33enne Michele Guadagno, napoletano residente sull’isola spagnola. L’uomo è indagato per tentato omicidio e lesioni.

Guadagno, originario di Soccavo, era ritenuto negli anni scorsi vicino agli ambienti criminali del clan Vigilia e avrebbe lasciato Napoli in seguito all’omicidio di Pasquale Vigilia, figlio del boss Alfredo Vigilia ‘o niro.

Secondo le ricostruzioni, all’origine ci sarebbe stata una lite motivata da gelosia. Non si escludono però altre piste, tra cui quella di dissidi legati all’organizzazione di feste clandestine.

Col passare delle ore sarebbero emersi nuovi dettagli, che in parte confermano la matrice passionale.

Durante la serata il 33enne, arrivato al party in compagnia di un’altra persona, avrebbe estratto un’arma e con il calcio della pistola avrebbe colpito alla testa Antonio Amore, 28 anni, che è stato poi raggiunto da due spari, uno al volto e l’altro al ginocchio. Il ferito, Antonio Amore, è ricoverato in terapia intensiva, ma non in pericolo di vita. La terza persona coinvolta, un 35enne, ha riportato invece solo una ferita di striscio. Tutti e tre gli italiani coinvolti nella vicenda risiedono da tempo a Ibiza.

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