È stato arrestato con l’accusa di duplice tentato omicidio aggravato dalle modalità mafiose il presunto autore della sparatoria avvenuta il 13 aprile scorso durante una processione religiosa nel quartiere “Case Nuove” di Napoli.
Napoli. Lite tra donne del clan durante processione religiosa finisce in sparatoria: un arresto
La Polizia di Stato, su mandato della Direzione Distrettuale Antimafia e su delega del Procuratore della Repubblica di Napoli, ha eseguito oggi, 4 giugno 2025, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP partenopeo.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori della Squadra Mobile, tutto sarebbe nato da un litigio tra donne appartenenti a contesti criminali contrapposti, legate a clan locali. Nella discussione era coinvolta anche la moglie di una delle vittime, parente stretta di elementi di spicco della camorra della zona.
L’uomo ferito, intervenuto per difendere la compagna, è stato raggiunto da numerosi colpi d’arma da fuoco esplosi da un soggetto legato alla fazione opposta, che ha sparato senza esitazione in mezzo alla folla, tra cui anziani e bambini. Un secondo giovane, estraneo ai fatti e presente solo per partecipare alla processione, è rimasto gravemente ferito, perdendo l’uso dell’occhio sinistro.
Le indagini, condotte con riscontri incrociati e testimonianze, hanno portato all’identificazione dell’indagato, ritenuto vicino a un gruppo giovanile affiliato al clan Contini. A suo carico gravi indizi anche per il porto e la detenzione dell’arma utilizzata nell’agguato.