Napoli. Un grosso magnete posto sui misuratori di corrente elettrica, ha destato non pochi sospetti ai finanzieri. In manette sono finiti due imprenditori di Afragola, titolari, rispettivamente di un panificio e di un’autocarrozzeria.

Sul loro capo penderebbe l’accusa di furto aggravato di energia elettrica in danno di Enel Spa.  In particolare, a seguito di un’attività info-investigativa e del successivo intervento presso i locali delle due attività commerciali, i finanzieri del gruppo di Frattamaggiore hanno riscontrato la presenza di un grosso magnete posto sulla parte superiore dei misuratori di corrente elettrica che alimentano le imprese.

L’intervento tecnico richiesto a personale specializzato dell’Enel ha permesso di constatare – mediante sistema di analisi del p.o.d. (point of delivery) – che il panificio, pur avendo regolarmente utilizzato macchinari e strumentazioni utili all’operatività dell’azienda, aveva realizzato un risparmio di spesa del 72% ammontante a circa 31.000 euro negli ultimi 5 anni; l’autocarrozzeria, invece, aveva realizzato un risparmio di spesa del 76% ammontante a circa 40.000 euro negli ultimi 2 anni.

Le fiamme gialle, al termine delle operazioni, dopo aver informato il pm di turno, ponevano agli arresti domiciliari i due rappresentanti legali per il reato di furto aggravato. entrambi i responsabili delle attività commerciali, giudicati per direttissima dal tribunale di Napoli nord, sono stati condannati. Sei mesi di reclusione sono stati inflitti al titolare del panificio, mentre 8 mesi di reclusione al responsabile dell’autocarrozzeria.

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