Milano. Si chiamavano Rosita Capurso e Luca Manzin, i due ragazzi morti a seguito di un incendio divampato ieri sera nella zona dei Navigli. I corpi dei due fidanzati sono stati trovati carbonizzati l’uno accanto all’altro dai vigili del fuoco.

Milano, incendio in un appartamento: la dinamica

Sul corpo della ragazza sono state rinvenute gravi ustioni di terzo grado sul torace e sulle gambe. Mentre il giovane ha riportato ustioni di terzo grado sulle gambe.

A causare la morte dei due sarebbe stato però il fumo. Rosita Capurso aveva 27 anni ed era una psicologa di Milano e il suo fidanzato un avvocato nato a La Spezia. Insieme vivevano in un bilocale situato in via Alzaia Naviglio Grande, 156.

I soccorsi

Sul posto è intervenuta subito la zia della ragazza, una 59enne che abita nell’appartamento accanto a quello dove vivevano i due. La donna ha cercato di aprire la porta con una seconda chiave ma la serratura era bloccata dall’interno. Quindi ha provato ad arrampicarsi fino al balcone al primo piano, cercando di rompere il vetro della cucina ma è rimasta intossicata dal fumo.

I soccorsi sono stati allertati dall’ex compagna del padre della ragazza. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e i sanitari del 118 ma per i due innamorati non c’è stato nulla da fare. Restano da chiarire le cause dell’incendio. Secondo una prima ricostruzione, a scatenare le fiamme potrebbe essere stato un corto circuito nel quadro elettrico. Si indaga sul caso.

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