Messina diventa zona rossa. La città dello Stretto, mentre tutta la Sicilia sarà arancione, osserverà regole più stringenti rispetto agli altri comuni siciliani.

Si tratta di una sorta di vero e proprio lockdown, che entrerà in vigore a partire da oggi, 11 gennaio, fino al 31 gennaio.

Una misura particolare riguarderà il ruolo strategico nei collegamenti: sarà, infatti, sempre consentito il transito attraverso il territorio comunale a quanti dovranno raggiungere altre località all’interno o fuori dalla Sicilia.

Nella zona degli imbarcaderi, inoltre, restano operativi i drive-in di controllo per poter effettuare i tamponi rapidi su chi farà ingresso nella Città dello Stretto e, più in generale, nell’Isola.

Le misure

Secondo l’ordinanza comunale, è fatto divieto l’accesso e l’ allontanamento dal territorio di Messina, con mezzi pubblici e privati, da parte di ogni soggetto, fatta eccezione per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità e/o motivi di salute.

“È sempre consentito il transito, in ingresso ed in uscita, dal territorio comunale per il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza, nonché per gli operatori sanitari e socio-sanitari, per il personale impegnato nella assistenza alle attività inerenti l’emergenza”, si legge nell’ordinanza.

Vietato circolare, a piedi o con qualsiasi mezzo, nei territori comunali, ad eccezione di comprovate esigenze di lavoro, per l’acquisto di generi alimentari e beni di prima necessità, per ragioni di natura sanitaria. Sospese anche tutte le attività didattiche e scolastiche, di ogni ordine e grado. Stop ad ogni attività  degli uffici pubblici, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità.

Negozi chiusi

Sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità. Chiusi bar e ristoranti: consentita solo la consegna a domicilio.

Chiusi anche i centri commerciali e/o outlet. Rimangono aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie e le parafarmacie secondo gli ordinari orari di lavoro. Rimane sempre consentita la vendita con consegna a domicilio dei prodotti alimentari e dei combustibili per uso domestico e per riscaldamento. Chiusi barbieri, parrucchieri e centri estetici.

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