Dopo la richiesta del presidente del tribunale di Napoli nord di chiudere l’ufficio del giudice di pace di Marano, questa  mattina c’è stata la mobilitazione degli avvocati.

In tanti si sono riuniti all’esterno degli uffici maranesi per protestare contro la ventilata chiusura. La nota del presidente del tribunale Napoli nord Luigi Picardi è stata già inoltrata al Ministero della Giustizia. I motivi sono riconducibili alle difficoltà di gestione della struttura, che ha competenza su sette comuni dell’area giuglianese: Marano, Giugliano, Mugnano, Villaricca, Qualiano, Melito e Calvizzano.

Giudice di Pace di Marano

Questo del giudice di pace di Marano è un problema che va avanti da anni. L’amministrazione Pirozzi aveva annunciato lo scorso maggio di voler entrare in convenzione e scongiurare la chiusura.

“E’ emerso – scrive Picardi, presidente del tribunale di Napoli nord – che i comuni di Mugnano, Melito e Qualiano non hanno adempiuto per diversi anni agli obblighi assunti di sostenere le proprie quote di spesa e all’ulteriore obbligo di assicurare un dipendente, mentre i comuni di Calvizzano e Villaricca risultano inadempienti solo per le quote di gestione relative all’anno in corso e hanno regolarmente fornito il personale amministrativo. E’ altresì emerso che il Comune di Giugliano non ha mai aderito alla convenzione, pur essendo il comune più ampio, ma ha contribuito volontariamente con l’apporto di due dipendenti di categoria C e D, l’ultimo dei quali però non è stato mai sostituito all’epoca del pensionamento avvenuto circa tre anni fa. Giugliano ha versato, come contributo volontario, esclusivamente la somma di euro 30 mila. Come chiarito dai commissari straordinari l’ente maranese non è in grado di apporre fondi in bilancio in anticipo e per conto di altri comuni aderenti alla convenzione. A far data dal 1 luglio, il Comune di Marano, che non può anticipare spese per altri enti, sarà costretto a disdire i contratti stipulati per il funzionamento della struttura”.

Oltre alle difficoltà economiche e burocratiche, ci sono poi anche problemi legati alla struttura: “All’esito di un recente sopralluogo presso l’ufficio giudiziario, il responsabile della sicurezza del Comune di Marano ha riscontrato infiltrazioni dalla copertura e dai solai, derivanti da un sovraccarico degli stessi. E’ stato inoltre riscontrato il mal funzionamento degli impianti elettrici, dei sistemi di illuminazione, dei servizi igienici e di climatizzazione”. Tale anomalie, dunque, richiederebbero ulteriori interventi e costi che si andrebbero ad aggiungere a quelli (ordinari) di gestione. La mancanza dei requisiti di sicurezza imporrebbe, infine, il contingentamento degli accessi al presidio”.

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